Ambiente e territorio

ACQUA RIMINI. AFFIDAMENTO SERVIZIO CON GARA PUBBLICA, GAZZOLO: ‘REGIONE NON HA COMPETENZA, SCELTA IN AUTONOMIA DI ATERSIR”. BERTANI (M5S): “URGE ESTREMO TENTATIVO A SOSTEGNO SCELTA IN HOUSE”

In una interrogazione a risposta immediata in Aula, il consigliere M5s chiede un supporto agli enti locali riminesi per arrivare a una scelta che mantenga l’acqua pubblica: “C’è tempo fine a fine anno”

Ci sarebbe tempo ancora fino a fine anno per sostenere un estremo tentativo di scelta in house per la gestione del servizio idrico integrato per il bacino di Rimini. È quanto ha fatto presente durante il question time in Aula Andrea Bertani (M5s), che in una interrogazione aveva chiesto di sapere dalla Giunta se non ritenesse di dover sostenere una scelta e una proposta tecnico economica da parte del Consiglio locale di Rimini in tal senso, “anche con il supporto operativo e logistico di Atersir e con percorsi di confronto e di partecipazione condivisi”.

L’appello, ha spiegato Bertani, giunge dopo la recente deliberazione del Consiglio d’ambito di Atersir, l’Agenzia territoriale regionale per i servizi idrici e i rifiuti, che ha individuato quale forma di gestione del Servizio idrico integrato per il bacino di Rimini (eccetto il comune di Maiolo) la concessione a terzi da selezionare tramite gara. Una scelta, quella dell’affidamento a terzi, ha ricordato Bertani, che Atersir ha imputato alla “assenza di una specifica deliberazione del Consiglio locale di Rimini” il quale, però, “potrebbe entro l’anno in corso deliberare per una diversa forma di servizi”. Di qui la richiesta di “un sostegno per un percorso che- ha sottolineato- andrebbe incontro al 95% dei cittadini che nel referendum aveva optato per l’acqua pubblica”.

“La scelta che riguarda la forma di affidamento del servizio idrico integrato- ha replicato l’assessore Paola Gazzolo- è una competenza di Atersir, ente autonomo dei Comuni, e la Regione non ha competenza in merito alle scelte su funzioni di così rilevante importanza. Inoltre- ha precisato- il Consiglio d’ambito ha dovuto procedere in merito ai nuovi affidamenti del servizio idrico integrato entro il 30 settembre per rispettare i termini previsti dalla legge nazionale”.

Non soddisfatto Bertani, per il quale “non si è fatto nulla per sostenere il livello locale”, del quale, peraltro, il consigliere ha lamentato “l’immobilismo”, su una scelta che andasse verso l’acqua pubblica, con il rischio ora che, se non si interverrà, la gara europea per l’affidamento dei servizi potrebbe essere vinta da grandi player internazionali sul mercato. Urge- ha concluso- un estremo tentativo perché c’è in gioco la grande responsabilità di ipotecare l’acqua pubblica per i prossimi 20 anni”.

(is)

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