Sanità e welfare

BOLOGNA. MICRO AREE NOMADI, FOTI PORTA IL CASO IN REGIONE

Consigliere Fdi-An contesta spesa 313.000 euro del Comune per 3 insediamenti per “appena 4 nuclei familiari”. Scelta in linea con legge regionale?

La decisione del Comune di Bologna, per una spesa complessiva di 313.000 euro, di realizzare tre micro aree di sosta della dimensione di 1.125 metri quadri l’una, da destinare a quattro nuclei familiari di origine sinti presenti nell’area sosta di Via Erbosa, per dare una prima applicazione alla legge regionale finalizzata al superamento dei campi nomadi di grandi dimensioni, è oggetto di un’interrogazione presentata in Regione dal consigliere Tommaso Foti (Fdi-An).

Le micro aree individuate dal settore urbanistica del Comune di Bologna, riporta il capogruppo, saranno realizzate “in Via della Selva Pescarola, in Via Shakespeare e in Via del Gomito su terreni di proprietà comunale adiacenti a zone densamente abitate e residenziali” e saranno dotate di “attacchi per energia elettrica, acqua potabile, scarichi fognari, servizi igienici differenziati per genere, illuminazione pubblica, recinzione, cancello, pavimentazione in asfalto, zone a verde e impianto di depurazione delle acque”. I nuclei familiari che verranno trasferiti, si legge nell’interrogazione, sono fra quelli che da molti anni vivono nel campo nomadi di Via Erbosa senza pagare le utenze, tanto che negli ultimi sei anni il Comune di Bologna ha sostenuto costi pari a circa 600.000 euro, e a carico dei quali nel corso degli ultimi anni sono stati presentati numerosi esposti e segnalazioni alla polizia municipale e alle forze dell’ordine per contestare sporcizia e degrado. Infine, evidenzia il consigliere, “mentre i progetti per l’inserimento nel mondo del lavoro di alcuni di questi nomadi hanno conseguito scarsi risultati, all’interno del campo di Via Erbosa è accertata la presenza di persone con precedenti penali e condanne, in violazione delle norme comunali vigenti”.

Foti, pertanto, chiede alla Giunta regionale “se ritenga in linea con la legge regionale la decisione del Comune di Bologna di realizzare micro aree tanto estese da destinare ad appena quattro nuclei familiari”. Infine, domanda all’esecutivo regionale “se intenda richiedere all’Azienda sanitaria e al Comune uno specifico impegno per rendere obbligatorio il rispetto delle norme igienico-sanitarie all’interno delle micro aree e il mantenimento del decoro, procedendo secondo legge nel caso di danneggiamenti dolosi, nonché per garantire vigilanza e prevenzione a beneficio di chi vive nelle zone adiacenti”.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili online sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)

(Luca Govoni)

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