Ambiente e territorio

BONIFICHE. FOTI (FDI-AN): “VERIFICARE UTILIZZO FONDI REGIONALI DA PARTE DEL CONSORZIO DELLA ROMAGNA”

Interrogazione alla Giunta: “Alcune situazioni farebbero emergere fondati dubbi nella gestione amministrativa” e l’utilizzo “difforme dalla prevista destinazione” degli stanziamenti regionali

La Giunta, “per quanto di competenza, accerti la veridicità, disponendo in particolare adeguate verifiche, per quanto riguarda l’eventuale utilizzo, da parte del Consorzio di Bonifica della Romagna, di fondi regionali in modo difforme dalla prevista destinazione”. A chiederlo, in una interrogazione alla Giunta, è Tommaso Foti (Fdi-An).

“Alcune situazioni- sottolinea nell’atto il consigliere- farebbero emergere fondati dubbi nella gestione amministrativa del Consorzio di Bonifica della Romagna”.

In particolare, rileva, “nella gestione degli usi plurimi, riguardante la realizzazione di opere di distribuzione irrigua nel comprensorio dell’ex Consorzio della Romagna Centrale, la quota posta a carico di privati agricoltori, per diverse centinaia di migliaia di euro, non risulterebbe introitata e sarebbe stata coperta, in parte, attraverso compensazioni di partite (utilizzando residui di parte corrente), modalità vietata dalla legge di contabilità, e, in parte, iscritta tra i crediti esigibili del rendiconto di esercizio”. Altre discrasie, sottolinea, sarebbero presenti “nella realizzazione degli interventi di messa in sicurezza del centro storico di Cesenatico”: qui “il Consorzio avrebbe provveduto, utilizzando (per fare fronte ai relativi oneri economici) i fondi erogati dalla Regione Emilia-Romagna, alla demolizione e alla ricostruzione parziale di capanni da pesca di proprietà privata: le palificazioni dei capanni sarebbero state addirittura contabilizzate come opere di difesa spondale”. E ancora, evidenzia il capogruppo Fdi-An, relativamente “ad alcuni recenti interventi riguardanti i Piani di Sviluppo Rurale, consistenti nella realizzazione di reti irrigue a condotte mobili, il Consorzio, chiamato unicamente a svolgere le funzioni di supporto tecnico operativo per conto dei privati agricoltori, beneficiari di finanziamenti europei e regionali, avrebbe invece realizzato anche interventi infrastrutturali volti a rendere funzionali le predette opere (per oltre 200.000 euro)”.

Inoltre, “nella parte della gestione corrente del bilancio del Consorzio- continua Foti- circa la metà degli oneri derivanti dall’irrigazione, quasi 2.000.000 di euro, risulterebbe posta a carico, in violazione delle norme del piano di classifica e di riparto, della contribuenza generale”, oltre al fatto che “nel 2013 il Consorzio, a una dipendente indagata per il reato di falso (a seguito della denuncia di un dirigente che aveva disconosciuto la propria firma apposta su di un documento amministrativo ufficiale a rilevanza esterna), parte lesa nella complessa vicenda, avrebbe rimborsato alla predetta, si ignora a quale titolo,  oltre 7.000 euro per le spese legali sostenute”. Infine, conclude il consigliere, “nel 2014 l’amministrazione del Consorzio avrebbe erogato 5.000 euro, si ignora a quale titolo, a un liceo ginnasio (il Monti di Cesena) per la realizzazione di un intervento ‘d’innovazione tecnologica’ (in realtà non si tratterebbe della prima volta, perché negli anni precedenti similari elargizioni sarebbero state assegnate ad altri soggetti, tra i quali l’Istituto Oncologico Romagnolo con sede a Cesena”.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)

(cr)

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