Governo locale e legalità

Pompignoli (Ln) frena sulla fusione tra Bagno di Romagna e Verghereto nel cesenate

In un’interrogazione Pompignoli chiede alla Giunta regionale di chiarire se sia stato commissionato uno studio di fattibilità e si mostra scettico sulle risorse in arrivo dichiarate dal sindaco di Bagno

Massimiliano Pompignoli (Lega Nord)

L’ipotesi di fusione tra il Comune di Bagno di Romagna e il Comune di Verghereto, nel cesenate, che porterebbe all’istituzione di un nuovo Comune unico, finisce nel mirino di Massimiliano Pompignoli (Ln), che chiede alla Giunta regionale se sia stato commissionato uno studio di fattibilità, in collaborazione con le due Amministrazioni comunali, e in caso affermativo quali risultati abbia fornito.

L’atto ispettivo del consigliere leghista prende le mosse dalle dichiarazioni rese dal sindaco di Bagno di Romagna nel corso di un incontro pubblico promosso dalla lista civica “Visione Comune”. Il primo cittadino, infatti, in riferimento all’ipotesi di fusione dei due Comuni, avrebbe affermato che “l’istituzione di un Comune unico porterebbe contributi spendibili immediatamente sul territorio pari a 12 milioni di euro”.

Da qui l’iniziativa di Pompignoli, che domanda all’esecutivo regionale “se i contributi evocati dal sindaco di Bagno di Romagna siano realistici e se non si ritenga affrettato e ancor più inopportuno l’avvio di un percorso per la fusione tra i Comuni di Bagno di Romagna e Verghereto alla luce del flop delle ultime consultazioni referendarie tenutesi in Emilia-Romagna, soprattutto in considerazione dell’assoluta incertezza sull’entità dei finanziamenti regionali e statali per i nuovi Comuni istituiti in seguito a fusione”.

(Luca Govoni)

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