COMUNICATO
Ambiente e territorio

Ambiente Ferrara. Tagliaferri (Fdi): “Incendio alla Kastamonu di Codigoro, tutelare persone da potenziali fumi inquinanti”

Il consigliere di Fratelli d’Italia chiede di salvaguardare anche le coltivazioni limitrofe, visto che l’azienda di lavorazione del legno utilizza anche la colla ureica, che contiene formaldeide.

Salvaguardare le persone e le coltivazioni di Codigoro (Ferrara), dopo l’incendio di legna verificatosi nel cortile dello stabilimento della ex Falco, ora Kastamonu, i cui fumi potrebbero essere nocivi per la cittadinanza. Lo chiede Giancarlo Tagliaferri di Fratelli d’Italia, che con un’interrogazione invita la Giunta a verificare se le emissioni contengano elementi cancerogeni o dannosi come la formaldeide. Il rogo è divampato qualche giorno fa davanti all’azienda che produce, tra le altre cose, pannelli in legno e parquet in laminato utilizzando anche nella lavorazione colla ureica: una sostanza che per anni e in modo continuo emette formaldeide, classificata come cancerogena dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro.

“Mentre inizialmente la situazione sembrava sotto controllo- riferisce Tagliaferri- senza pericolo per le persone e l’ambiente, ora i fumi usciti dalla combustione alimentano una serie di vive preoccupazioni nella cittadinanza, tanto che il sindaco di Codigoro ha emesso una ordinanza, definita di prassi ma con prescrizioni e raccomandazioni quantomeno allarmanti”. Tra queste la raccomandazione di rimanere all’interno degli edifici con porte e finestre chiuse, di evitare di consumare cibi in aree esterne o di lavare accuratamente frutta e verdura. “Ieri mattina un operaio agricolo di una ditta di commercio frutta- aggiunge il consigliere Fdi- ha avvertito un malore finendo in un fosso con il trattore, fortunatamente senza gravi conseguenze è stato dimesso dall’Ospedale del Delta in serata. Il quesito che nasce spontaneo è però se la vicenda sia legata al fumo emesso dalla combustione alla Kastamonu, peraltro percepito da molti cittadini delle zone limitrofe”.

Tagliaferri interroga così la Giunta per sapere se siano state assunte tutte le misure necessarie per salvaguardare persone e coltivazioni delle aree limitrofe con adeguati controlli anche sulle produzioni future, successive all’evento. Chiede poi di essere informato sull’esatta composizione del materiale bruciato nel rogo, per sapere se contenga elementi cancerogeni o dannosi come la colla ureica a emissioni di formaldeide. Il consigliere Fdi chiede all’esecutivo regionale “se esista la possibilità che un simile incidente si possa verificare anche in futuro, mettendo a rischio di inquinamento le coltivazioni agricole, e se l’azienda abbia preso ogni precauzione possibile affinché ciò non debba più verificarsi”.

(Giulia Paltrinieri)

 

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