COMUNICATO
Assemblea

Defr 2018 in fase di approvazione in Assemblea. Previsioni positive su crescita e occupazione/ foto

Boschini (Pd) ha parlato di trend positivo in ambito economico e occupazionale, per Bargi (Ln) è un quadro in contrasto con i dati sulla povertà

In fase di approvazione, in Assemblea legislativa, il Documento di economia e finanza regionale (Defr 2018).

Il Defr, ha spiegato il relatore del provvedimento Giuseppe Boschini (Pd), “è la programmazione e coordinamento che sta alla base delle scelte regionali di bilancio”. Due, ha aggiunto, le sue funzioni: “Un mezzo per valutare le politiche regionali del prossimo triennio e, anche, uno strumento di trasparenza”. Evidenti, ha poi sottolineato il consigliere, “i risultati raggiunti sia sul fronte della crescita del Pil che in tema occupazionale: per il 2017 si prevede una crescita dell’1,3 per cento, in linea col 2016, collegata in parte all’export (cresciuta nel 2016 di circa 4 punti), a livello occupazionale il dato del 2016 è risultato superiore alla media nazionale di 11 punti percentuali, attestandosi al 68,4 per cento”. Nel Defr 2018, ha poi rimarcato, “rilevante attenzione viene data all’illustrazione degli indicatori Bes (indicatori di benessere equo e sostenibile)”. Sono in crescita, ha dichiarato l’esponente del Pd, “il valore del reddito disponibile per ogni emiliano-romagnolo, avanti solo Trentino e Lombardia, oltre al tasso occupazionale femminile, con un dato occupazionale in costante aumento”. Il consigliere ha rilevato criticità, relativamente agli indicatori sulla strategia Europa 2020, in ambito ambientale e su ricerca e sviluppo, “anche il dato- ha evidenziato- sulla natalità e sulla presenza di stranieri è in calo”.

I dati positivi, è intervenuto il relatore di minoranza Stefano Bargi (Ln), “sull’occupazione sono in contrasto con i dati sulla povertà, in aumento in Emilia-Romagna, ci chiediamo quindi che tipo di occupazione viene offerta, anche in relazione al patto per il lavoro”. Non possiamo negare, ha aggiunto, “la solidità del nostro sistema economico e produttivo, dobbiamo però garantire agli imprenditori che creano posti di lavoro risorse sufficienti, sgravi fiscali, e, contemporaneamente, prevedere un modello burocratico snello: per creare posti di lavoro di qualità occorre collaborare con le imprese”. Il consigliere è poi intervenuto sul tema povertà: “Con il reddito di solidarietà non si risolve il problema all’origine, per noi la misura resta una forma di clientelismo”. Anche “sull’occupazione giovanile- ha rimarcato ancora Bargi- siamo debolucci. Occorre intervenire, prevedere strumenti adeguati”. Inoltre, ha concluso l’esponente della Lega, “in Emilia-Romagna la crescita è vincolata all’export, permangono invece problemi sul mercato interno, il pubblico deve intervenire”.

Il documento si articola in tre parti: nella prima viene delineato il contesto di riferimento e vengono analizzati i profili di maggior rilievo con riferimento al contesto economico, finanziario, istituzionale e territoriale. Nella seconda parte sono descritti gli obiettivi strategici, articolati per missioni e programmi. Gli obiettivi, in tutto 93, sono organizzati per aree di intervento: istituzionale, economica, sanità e sociale, culturale e territoriale. La terza parte riporta gli indirizzi strategici che la Giunta assegna ai propri enti strumentali e alle società controllate e partecipate.

Le priorità delle cinque aree di intervento:

Area istituzionale

Sostegno ai processi partecipativi, armonizzazione contabile, razionalizzazione della spesa per beni e servizi, valorizzazione del patrimonio regionale, semplificazione amministrativa, relazioni europee e internazionali, riforma del sistema di governo regionale e locale e sostegno alle fusioni di Comuni.

Area economica

Politiche europee allo sviluppo, turismo, aree montane, internazionalizzazione e attrattività del sistema produttivo, commercio, ricerca e innovazione, lavoro e formazione, energia, agricoltura e ricostruzione nelle aree del sisma.

Area territoriale

Prevenzione della criminalità organizzata e promozione della legalità, riduzione uso di suolo, rigenerazione urbana, semplificazione e attuazione pianificazione territoriale e sviluppo dell’edilizia residenziale sociale e del patrimonio pubblico di alloggi (Erp). Oltre alla promozione dell’economia circolare, alla gestione dei rifiuti, alle strategie di sviluppo sostenibile, alla valorizzazione delle aree protette e alla qualità dell’aria e dell’acqua. Il documento si occupa anche del sistema della mobilità pubblica regionale, dei porti e delle infrastrutture viarie.

Area culturale

Diritto allo studio ed edilizia scolastica e universitaria, innovazione e consolidamento del sistema dello spettacolo e sostegno allo sviluppo del settore musicale. Oltre all’innovazione e alla valorizzazione del sistema bibliotecario, archivistico e museale, alla promozione della cultura cinematografica e audiovisiva, alla valorizzazione della memoria del Novecento, all’incentivazione e allo sviluppo delle attività motorie e sportive e al tema dei giovani.

Area sanità e sociale

Razionalizzazione della spesa e dei processi per l’acquisizione di beni e servizi per il servizio sanitario regionale, valorizzazione e internalizzazione del terzo settore, progetti su politiche di welfare, in particolare infanzia, adolescenza e famiglie, interventi per la disabilità e l’integrazione sociale. Anche azioni rivolte alla non autosufficienza, pari opportunità e violenza di genere e assistenza territoriale. Il documento si occupa inoltre di tutela della salute e programmazione del sistema sanitario.

(Cristian Casali)

Segue comunicato del dibattito in Aula ed esito del voto

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