COMUNICATO
Ambiente e territorio

 Gas naturale. Foti (Fdi-An): quanti sono i bandi di gara per la distribuzione predisposti e pubblicati in Emilia-Romagna?

Il consigliere, in un’interrogazione, chiede che, in caso di inadempienze, siano gli uffici regionali ad avviare la procedura di gara

“La volontà del legislatore di incrementare la concorrenza nel settore della distribuzione di gas naturale per migliorarne l’efficienza e la sicurezza e per contenerne i costi a carico dei consumatori finali” appare evidente da quanto emerge nella normativa di settore, sostenuta dalle indicazioni contenute nella legislazione comunitaria.

Lo afferma Tommaso Foti (Fdi-An) in un’interrogazione, dove evidenzia anche che “la scelta di obbligare gli enti concedenti all’espletamento di un’unica gara per l’affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale, in un ambito territoriale di dimensione superiore a quella comunale, appare motivata dalla volontà di garantire maggiori economie di scala, un aumento dell’efficienza operativa, dell’economicità e della concorrenza, oltre che un contenimento dei costi sia nella fase di svolgimento della gara che nell’erogazione del servizio per l’intera durata della concessione, pari a dodici anni”.

Foti cita, in particolare, il decreto 226/2011, dove sono previsti “tempi e modalità per l’aggregazione dei Comuni in ambiti territoriali minimali, per l’individuazione del soggetto che gestisce la gara e per l’avvio del processo di indizione della gara stessa” e chiede alla Giunta regionale se abbia disposto un monitoraggio sul territorio regionale, con esclusione degli ambiti che comprendono i Comuni delle zone terremotate,  per verificare lo stato d’attuazione delle norme di settore e, in particolare, se e quali bandi di gara risultino predisposti e pubblicati e, in caso di risposta negativa, quali ne siano le ragioni.

Il consigliere vuole sapere, infine, se la Regione intenda chiedere ai competenti uffici regionali di avviare la procedura di gara, “previa diffida ai soggetti inadempienti contenente un termine perentorio a provvedere”, nei casi in cui la stazione appaltante non abbia pubblicato o non pubblichi il bando di gara entro i termini di legge.

(Antonella Celletti)

 

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