COMUNICATO
Imprese lavoro e turismo

Lavoro Modena. Chiusura ex Kverneland, Gibertoni (M5s): tavolo regionale per salvaguardare professionalità e posti lavoro

In meno di un anno – si legge nell’interpellanza – si è passati dall’accordo sulla Kverneland, con la cessione del ramo d’azienda alla Comege, all’annuncio della chiusura, mentre “gli interlocutori pubblici, incredibilmente, non si sarebbero accorti che si stavano ponendo le premesse per la chiusura definitiva”

Manifestare vicinanza e solidarietà ai lavoratori della ex Kverneland di Modena. E’ l’invito che Giulia Gibertoni (M5s) rivolge alla Giunta regionale in un’interpellanza dove ripercorre la storia della multinazionale norvegese, oggi del gruppo giapponese Kubota, che nel giugno 2016 ha deciso di chiudere il proprio stabilimento modenese, nato come azienda autonoma, nella prima metà degli anni cinquanta, come ditta produttrice di aratri e attrezzature per l’agricoltura, e trasformatasi, nel corso degli anni, da produttore a fornitore di macchine agricole complete e di componenti meccaniche.

Nel corso della successiva vertenza, – aggiunge – circa cinquanta lavoratori avrebbero attivato nel luglio e nell’agosto 2016 un presidio permanente dello stabilimento per “impedire lo svuotamento della fabbrica e salvare i posti di lavoro”, mentre, a fine agosto 2016, era subentrato un imprenditore, già proprietario di un azienda toscana fornitrice di Kverneland, la senese Comege Industrial srl, che aveva rilevato l’attività.

“Il soggetto subentrante – rileva la consigliera – aveva quindi costituito la Mec Mac Modena ed era stato salutato, da più parti, come il salvatore dei posti di lavoro, prospettando addirittura un piano industriale che prevedeva nel tempo l’ampliamento dell’attività”, ma, “a febbraio 2017, l’azienda viene ceduta a un avvocato che ne diventa socio unico”.

L’avvocato – ricorda ancora Gibertoni – “avrebbe proposto ai dipendenti e ai sindacati un piano industriale per cercare nuovi clienti con nuovi prodotti, due mesi dopo, tuttavia, avrebbe presentato al sindaco di Modena e all’assessore al bilancio una situazione finanziaria disastrosa con la richiesta di dimezzare gli organici, lasciando a casa 15 persone”. Con una nota diffusa ieri, 10 agosto, il socio unico ha invece comunicato la cessazione dell’attività dell’azienda, che “avrebbe chiuso per ferie ai primi di agosto, mentre, contemporaneamente, sarebbe stata avviata una procedura di mobilità per cessazione dell’attività, la cui comunicazione sarebbe stata ricevuta, dalle rappresentanze sindacali dei lavoratori il 4 agosto scorso”.

“Secondo la parte sindacale, tuttavia, – riporta la consigliera – il legale avrebbe assicurato che tutto era a posto e che la sparizione dei pezzi del magazzino serviva a ristorare i fornitori. Tesi ribadita anche in un comunicato, in cui si sarebbe detto, anche, di aver recuperato un milione di euro, di aver documentato tutte le cessioni, che sarebbero state specificate nel bilancio in consegna il 31 luglio scorso, e, infine, che il 2 agosto si sarebbero firmate nuove commesse per settembre”.

In meno di un anno – commenta l’esponente del M5s – si è assistito all’accordo “definitivo” sulla Kverneland, con la cessione del ramo d’azienda alla Comege, siglato alla presenza del sindaco e presidente della provincia e dell’assessore al bilancio, e all’annuncio della chiusura: nei fatti – spiega – “l’azienda madre ha avuto il tempo necessario per rimodulare la produzione dell’ex stabilimento di Modena altrove, si è, sostanzialmente, svuotato lo stabilimento di quanto presente in magazzino e dei macchinari, mentre gli interlocutori pubblici, incredibilmente, non si sarebbero accorti che si stavano ponendo le premesse per la chiusura definitiva”.

Gibertoni domanda infine se sia stato istituito un tavolo regionale di salvaguardia occupazionale per seguire questa vicenda e vuole sapere se, per affrontare in modo più efficiente situazioni analoghe, non si ritenda necessario sottoporre alle altre Regioni e al Governo la necessità di dotarsi di strutture tecniche, anche decentrate e coordinate dal ministero dello Sviluppo economico, che assicurino la migliore assistenza e competenza tecnica nell’affiancare lavoratori, sindacati e enti locali.

(Antonella Celletti)

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