COMUNICATO
Imprese lavoro e turismo

Lavoro Modena. Gibertoni (M5s): commissione assembleare d’inchiesta sul caso Castelfrigo

La consigliera chiede l’istituzione di una commissione assembleare d’inchiesta sul problema delle cooperative fittizie

Giulia Gibertoni (M5s) ha chiesto formalmente l’istituzione di una commissione assembleare d’inchiesta allo scopo di definire compiutamente l’ampiezza e il fenomeno, oltre che la genesi e i fattori che lo hanno reso possibile,  delle cooperative “spurie”.

Il caso da cui parte l’iniziativa della consigliera è quello della Castelfrigo srl di Castelnuovo Rangone (Modena). “L’azienda- spiega la consigliera- utilizza sia dipendenti propri sia dipendenti di cooperative d’appalto mono committenti terze”. Ispezioni effettuate della Direzione territoriale del lavoro hanno riscontrato irregolarità. “In queste cooperative definite ‘spurie’- riporta la pentastellata- sono presenti forme di caporalato, licenziamenti per ritorsione e pessime condizioni di lavoro a partire dagli ambienti” che minano alla base la credibilità del sistema cooperativo di cui l’Emilia-Romagna, a livello nazionale, è patria.

Pur riconoscendo che questo fenomeno, dal punto di vista normativo, è competenza della legislazione statale, Gibertoni auspica l’istituzione di una commissione assembleare d’inchiesta per porre Assemblea e Giunta “nelle necessarie condizioni di conoscenza” del fenomeno. La consigliera sottolinea che “sono ormai anni che sul territorio regionale si assiste a fallimenti pilotati e alla creazione e distruzione di cooperative fittizie”.

Gibertoni, infine, chiede che nell’atto istitutivo della commissione di inchiesta venga precisato, dato il particolare momento delle finanze pubbliche e la generale situazione di crisi, che non vengano rilasciati ai componenti della Commissione e agli esperti che li affiancheranno nel lavoro né gettoni, né compensi, né rimborsi spese o altri emolumenti.

(Riccardo Querciagrossa)

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