COMUNICATO
Ambiente e territorio

Rifiuti. Smaltimento plastica in commissione Territorio: troppo bassa la domanda di prodotto riciclato

Sull’economia circolare Pd e M5s tornano a dividersi. I secondi: obiettivi sfidanti ma difficili da raggiungere con questo piano. Dem: tre province già sotto soglia obiettivi. E lanciano l’idea di un centro di ricerca in regione

La plastica rappresenta una criticità nel sistema di gestione dei rifiuti urbani. Da un lato perché le industrie producono prodotti plastici in quantità, dall’altro perché quella riciclata non ha mercato. Per questo la Commissione europea sta cercando di produrre nuove strategie per la plastica nell’economia circolare. Strategie approdate oggi in commissione Ambienteterritorio mobilità, sotto forma di tre comunicazioni e una proposta di direttiva. Pacchetti illustrati dai tecnici della Regione che hanno spiegato anche le difficoltà inserite nella bozza di risposta che partirà da viale Aldo Moro. Pareri poi votati e approvati dai consiglieri della commissione (compatta nel sì la maggioranza, Pd-Sinistra italiana-Mdp, astenute le opposizioni, Lega M5s).

“Temo che la Commissione europea stia combattendo una battaglia contro i mulini a vento cercando di incasellare tutte le situazioni per capire come gestire il riciclo della plastica”, ha esordito un esponente del Movimento 5 stelle. “Non sempre però questo tentativo è aderente a quella che è la realtà del mercato delle plastiche che è più complesso di quanto si creda. Un esempio: gli imballaggi in plastica sono effettivamente plastiche, i giocattoli no. Il nodo per il quale il mercato delle plastiche riciclate non decolla è l’impossibilità di avere una corretta selezione e identificazione dei polimeri, che è quella che dà maggior valore al prodotto sul mercato”.

Dai banchi del Partito democratico è arrivato l’idea di un centro di ricerca oppure di una scuola di alta formazione sul territorio regionale per ripensare la produzione di oggetti nell’ottica dell’economia circolare “cercando di far diminuire l’utilizzo della plastica”.

Un consigliere della Lega da parte sua ha riportato un’esperienza diretta desunta da un colloquio con un ex dirigente di una municipalizzata. Il 50 per cento della plastica selezionata (quella che arriva dalla raccolta differenziata) viene conferita direttamente all’inceneritore. “Siamo preparati davvero all’utilizzo di questo materiale selezionato?”.

Domanda alla quale i tecnici della Giunta hanno ribattuto spiegando che sul territorio ci sono macchinari all’avanguardia che permettono una selezione della plastica efficiente. Ma per la scarsa domanda di prodotto riciclato da parte delle industrie gli impianti non approfondiscono la selezione e parte del materiale finisce all’inceneritore.

La clausola valutativa sull’economia circolare. Nella stessa seduta la commissione ha ascoltato la prima relazione sulla legge regionale che regolamenta l’economia circolare (la legge 16 del 2015). Un momento che ha fatto innalzare la temperatura dello scontro tra Pd e M5s. Il rappresentante dei pentastellati si sarebbe aspettato “ottimi risultati” visti “gli obiettivi così sfidanti”, ma restano forti dubbi. Un democratico gli ha replicato che già tre province su nove sono sotto l’obiettivo di 150 chilogrammi residui per abitanti. “Ognuno si tiene i dubbi che ha, ma l’evidenza dimostra che si sta andando nella direzione giusta”.

(Andrea Perini)

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