COMUNICATO
Sanità e welfare

Welfare. Assemblea approva trasferimento di 16,5 milioni su fondo per la non autosufficienza

Scontro in Aula tra maggioranza e opposizione sulla riduzione di una parte delle risorse destinate al Reddito di solidarietà (Res)

“Trasferimenti al fondo regionale per la non autosufficienza di risorse finanziarie inutilizzate, pari a 16,5 milioni di euro, che rischiavano di finire in avanzo”. Approvato dall’Assemblea legislativa, con il sì del Pd, l’astensione di M5s, Si, Fdi-An e Misto-Mdp e il no di Ln e Fi, il progetto di legge “Misure per la definizione di procedimenti riguardanti l’esercizio finanziario 2017” collegato al provvedimento “Variazioni al bilancio di previsione 2017-2019”, atto illustrato in Aula dal relatore di maggioranza Giuseppe Boschini (Pd).

L’intervento regionale richiama il nuovo piano sociale e sanitario regionale 2017-2019 per la parte relativa al fondo regionale per la non autosufficienza e nell’atto approvato si fa riferimento al finanziamento su tutto il territorio regionale della rete dei servizi per la non autosufficienza. Questi fondi, ha evidenziato Boschini, garantiranno l’avvio tempestivo nel 2018 delle funzionalità della rete dei servizi per la non autosufficienza. “Provengono- ha evidenziato il relatore- da vari capitoli del bilancio di previsione, prevalentemente dal programma sull’esclusione sociale, che comprende il Reddito di solidarietà (9,7 milioni di euro), e dal capitolo sulle politiche del lavoro e sulla formazione (1,6 milioni di euro)”.

Critiche le opposizione. Pur sostenendo la scelta di rimpinguare il fondo sulla non autosufficienza, il relatore di minoranza, Daniele Marchetti (Ln), ha parlato di scelte sbagliate nella gestione del Res: “più di 9 milioni di euro non sono stati utilizzati; pertanto siamo di fronte a un fallimento politico”. Oggi, ha concluso, “si cerca di mettere una pezza agli errori commessi”.

Anche Andrea Bertani (M5s) ha evidenziato che “il Res è uno strumento che va ripensato”. Per primi, ha aggiunto, “abbiamo portato il tema all’attenzione dell’Assemblea e la variazione in discussione dimostra quanto sia necessario riprendere in mano il nostro progetto di legge”. Come avevamo previsto, ha concluso, “il Res ha dei grossi limiti”.

Per Igor Taruffi (Si) non si può parlare di fallimento, in quanto “le domande presentate in poco più di due mesi sono già oltre seimila”. Il consigliere ha poi chiesto che i 9,7 milioni di euro spostati dal Res vengano recuperati già nei prossimi bilanci.

Anche Silvia Prodi (Misto-Mdp) in accordo con Taruffi ha chiesto che il tema Res venga riaffrontato in sede di bilancio.

Giuseppe Paruolo (Pd) ha ribadito la necessità di “valutare nel merito l’efficacia della legge prima di fare previsioni sul bilancio”.

L’assessore alle Politiche di welfare, Elisabetta Gualmini, ha respinto le critiche pervenute dall’opposizione. “Si falsifica la realtà- ha affermato- sottolineando come l’Emilia-Romagna sia la prima Regione in Italia per capacità di spesa”. In tema di Res, inoltre, ha ricordato come “sia già più di seimila le domande pervenute in appena due mesi, per cui l’efficacia del provvedimento si potrà valutare solo nei prossimi mesi”.

Nel suo intervento, Tommaso Foti (Fdi-An) ha criticato la Giunta: “per l’ennesima volta ci viene raccontato che la Regione Emilia-Romagna è la prima della classe, in questo caso per la capacità di spesa, ma io rimarco come sia l’ultima a presentare il bilancio previsionale del prossimo triennio, dato che, a oggi, noi consiglieri non abbiamo ancora uno straccio di documento in mano”. Ha poi chiosato: “non approveremo il bilancio senza il parere del revisore dei conti”.

(Cristian Casali)

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