Scuola giovani e cultura

Foti (Fdi-An): festival Santarcangelo diseducativo, Regione si esprima sull’ultima edizione

In una interrogazione il consigliere invita la Giunta a sostenere le famiglie o le imprese invece di sponsorizzare iniziative su ‘pornoterrorismo’ o altre pratiche sessuali

tommaso foti (Fdi-An)
Tommaso Foti (Fdi-An)

Dal “monumento alla volontà di rendere la deumanizzazione della storia e di dare inizio a una nuova era più inclusiva”, proposto nel “Museum of nonhumanity”, al Club Ecosex “….un momento di abbandono, di superamento delle inibizioni, di espansione dei confini della sessualità, di curiosità e gioco tra uomo e ambiente”. E ancora: dallo spettacolo musicale di Baby Dee, “performer transgender, pianista, orso arpista, gatta fisarmonicista, artista di strada, ex organista di chiesa” all’iniziativa del gruppo italiano Motus, dal titolo “GangGongGirls”, che presenta “iconografie e immaginari di corpi sessuati con le armi in pugno”.

Sono alcune delle proposte tratte dal programma dell’ultima edizione del Festival internazionale del teatro in piazza che si è tenuto a Santarcangelo, nel riminese, dal 7 al 16 luglio scorso. Ne fa dettagliata menzione Tommaso Foti (Fdi-An) in una interrogazione presentata per chiarimenti alla Giunta, dal momento che – ricorda – la Regione Emilia-Romagna risulta fra i partner istituzionali del festival.

“Già lo scorso anno – premette il capogruppo di Fratelli d’Italia-  il programma era stato caratterizzato da spettacoli di dubbio gusto fra i quali spiccava quello di un attore che urinava in pubblico. Tuttavia – prosegue Foti – il programma di quest’anno evidenzia una serie davvero spettacolare di eventi la cui descrizione non può che essere rimessa alla trascrizione puntuale del contenuto dell’opuscolo illustrativo in quanto contiene pratiche sconosciute ai più”.

Di qui la richiesta alla Giunta regionale per sapere se l’amministrazione regionale sia stata preventivamente informata dei contenuti della programmazione e quale giudizio intenda esprimere nel merito. In particolare il consigliere vuole sapere dall’esecutivo regionale “se non ritenga istituzionalmente più consono impiegare il denaro dei contribuenti per sostenere le famiglie o le imprese piuttosto che gettarli nel pozzo di una diseducativa sessualità, sponsorizzando il ‘pornoterrorismo’ o la conoscenza di pratiche sessuali esercitate con l’ausilio del vegetale di turno”. Di qui anche la richiesta di riferire a quanto ammontino i contributi regionali concessi al festival di Santarcangelo, sia direttamente sia, eventualmente, attraverso società controllate o partecipate.

(Isabella Scandaletti)

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