Scuola giovani e cultura

Festa della donna. “Nome di battaglia: Contessa”, l’Assemblea celebra l’8 marzo nel nome di Renata Viganò

Esposizione di cinque studentesse ventenni sulla figura partigiana. Saliera: celebriamo l’impegno politico e di battaglia delle donne, un tema sempre più all’ordine del giorno

le ragazze della
le ragazze della "Brigata"
la presidente Saliera
la presidente Saliera

Sono cinque ragazze, hanno poco più di 20 anni e studiano giurisprudenza, scienze politiche, lettere e scienze della formazione. Sono le creatici della mostra “Nome di battaglia: Contessa”, inaugurata questa mattina, con cui l’Assemblea legislativa celebra l’8 marzo. E come testimonial è stata scelta Renata Viganò, partigiana e scrittrice bolognese.

A dare nuova voce alle opere della Viganò sono state, appunto, Dafne Carletti, Sofia Fiore, Margherita Occhilupo, Marta Selleri e Elena Sofia Tarozzi, studentesse dell’Università di Bologna per l’occasione autodenominate “Brigata Viganò”. Il lavoro è stato coordinato da Tiziana Roversi mentre la supervisione scientifica è stata affidata a Antonio Faeti. Il gruppo di studentesse ventenni ha “riletto” e trasformato in pannelli grafici La bambola brutta, uno dei libri più famosi di Renata Viganò.

“Una mostra- ha sottolineato durante il taglio del nastro la presidente Simonetta Saliera– che celebra l’impegno di battaglia e politico delle donne, un tema sempre più all’ordine del giorno. Ed è un valore aggiunto che cinque ragazze poco più che ventenni abbiano approfondito una figura così importante per la nostra cultura”.

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