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FICO BOLOGNA. DONINI IN AULA: ‘FONDAMENTALE: NO RIPENSAMENTI, TUTTO REGOLARE’. GIBERTONI (M5S): ‘AFFIDAMENTO DIRETTO A EATALY VA SEGNATA A ANTICORRUZIONE’

FICO BOLOGNA. DONINI IN AULA: ‘FONDAMENTALE: NO RIPENSAMENTI, TUTTO REGOLARE’. GIBERTONI (M5S): ‘AFFIDAMENTO DIRETTO A EATALY VA SEGNATA A ANTICORRUZIONE’

Il progetto Fabrica italiana contadina, conosciuto con l’acronimo Fico, che dovrebbe nascere nell’area del mercato agroalimentare del Caab di Bologna, “deve essere radicalmente rivisto e l’affidamento diretto senza gara ad Eataly del ruolo di general contractor va segnalato all’Autorità nazionale Anticorruzione”.

È quanto ha chiesto Giulia Gibertoni (M5s) in una interrogazione presentata in Aula durante il question time per sollecitare la Giunta ad esprimersi sul caso bolognese dopo i “numerosi dubbi sollevati dall’Autorità nazionale anticorruzione sulla legittimità del contratto di affidamento alla stessa Eataly per Expò 2015 che sarebbe basato su una presunta unicità dell’azienda nell’ambito delle servizio di ristorazione”. Secondo Gibertoni, infatti, “apparirebbe incontestabile la sostanziale analogia tra il ruolo giocato da Eataly in Expo 2015 e quello giocato nel progetto Fico a Bologna con l’aggravante- sottolinea la consigliera- che in quest’ultimo caso ad Eataly è stato affidato, senza alcun preventivo confronto o procedura di ricerca di altri soggetti, ma perché le sue caratteristiche sarebbero tali da renderlo un partner ideale e insostituibile, un ruolo ancora più centrale essendo il fulcro dell’intera operazione a fronte di un rischio sostanzialmente nullo”. Nel progetto Fico, contesta la capogruppo M5s, ci sarebbe “un palese asservimento degli interessi pubblici a quelli privati”. I soci pubblici “oltre al patrimonio edilizio, valutato in 55 milioni di euro, mettono la garanzia di condurre in porto il progetto essendo il Comune e la Regione gli stessi che dovranno concedere le autorizzazioni necessarie”.

“Sul coinvolgimento di Eataly da parte di Caab, sin dalla fase di avvio del progetto, non si ravvisa che possano sussistere le condizioni che ne motivino una segnalazione all’Autorità anticorruzione, come pure per un ripensamento sul progetto, stante la sua attuale configurazione”. È quanto assicura nella risposta in Aula l’assessore Raffaele Donini. “Fico- prosegue- rappresenta un’opportunità fondamentale per il territorio, non solo della Città Metropolitana di Bologna ma per tutta la Regione: un’importante iniziativa per il rilancio di politiche di sviluppo del settore”.

Nella replica, Gibertoni si dichiara non soddisfatta: “Il Caab rappresenta il fallimento del presente, come il Civis il fallimento del passato e Fico sarà il fallimento del futuro”.

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