“Una giornata di formazione per ripensare il ruolo del volontariato nelle carceri, riflettendo sulle parole dignità e diritti”. La referente della Conferenza regionale volontariato giustizia, Paola Cigarini, ha aperto l’incontro conclusivo dell’iniziativa “Diritti e dignità nell’esecuzione della pena”.
“Vogliamo essere ascoltati,- ha specificato Cigarini- vogliamo fare delle proposte per migliorare il nostro intervento, innestare un ragionamento comune su come essere presenti negli istituti penitenziari e nell’area penale con un nostro pensiero”.
È poi intervenuto Franco Floris, pedagogista e formatore del Gruppo Abele. “C’è poca fiducia- ha sottolineato- nella riabilitazione, rischiamo di rimanere incarcerati con i carcerati”. Dobbiamo lavorare, ha evidenziato, “sull’esperienza di gruppalità, mettendo al centro la partecipazione. La partecipazione è l’unico modo per ridare la dignità alle persone.”. Il carcere, ha concluso Floris, “deve diventare il luogo della possibilità, uno spazio rivolto all’esterno. Polis e carcere devono integrarsi. Abbiamo bisogno di un volontariato che viaggi tra dentro e fuori, che guardi al futuro della nostra società”.
(Cristian Casali)