Governo locale e legalità

Fusioni Comuni. Fi: “banner su siti Baricella e Malalbergo devono essere rimossi”

Il consigliere nell’interrogazione rimarca che il titolo “”Baricella e Malalbergo più forti insieme. Il Comune futuro” esuli da una comunicazione prettamente istituzionale

“Il Comune di Baricella e quello di Malalbergo (in provincia di Bologna, ndr) devono tempestivamente rimuovere ogni banner dal sito web istituzionale che faccia riferimento al percorso di fusione o che possa lanciare il messaggio di una sorta di preferenza a favore della fusione”. A chiederlo, attraverso un’interrogazione, è un consigliere di Forza Italia che spiega come “il Corecom regionale abbia già segnalato che sui siti web istituzionali dei due Comuni rimanevano pubblicati un banner dal titolo ‘Baricella e Malalbergo più forti insieme. Il Comune futuro’ (sito web di Baricella) e un banner dal titolo ‘Progetto di fusione tra i Comuni di Baricella e Malalbergo’ (sito web di Malalbergo) che rimandavano alla documentazione relativa al percorso di fusione”.

Il consigliere regionale scrive nell’atto ispettivo che “pur essendo vero che, cliccando sul banner, si rimanda a una documentazione ampia, compresa la lettera del ‘Comitato del No all’Assemblea legislativa’, il titolo del banner ‘Baricella e Malalbergo più forti insieme. Il Comune futuro’ sembra propendere nettamente a favore della fusione. Una situazione dunque- sottolinea il forzista- che parrebbe esulare da una comunicazione prettamente istituzionale”.

Per questo l’esponente di Fi invita il governo regionale a spiegare se “non ravvisi situazioni in contrasto con la par condicio” e in quale modo “intenda intervenire per sanare eventuali criticità”.

Il forzista, nell’atto ispettivo, ricorda infine che al Corecom regionale era già stata segnalata la distribuzione del giornalino comunale contenente uno speciale a favore della fusione dei due Comuni. “A seguito di questa vicenda- termina il consigliere regionale- è stata trasmessa una segnalazione al Corecom per una presunta violazione delle disposizioni sulla par condicio. A tale riguardo i Comuni, nelle loro memorie, prodotte su richiesta del Corecom, hanno replicato che la consegna era avvenuta il 17 luglio 2018″, quindi prima dell’indizione dei referendum”.

(Andrea Perini)

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