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Informazione. Fake news e cittadinanza digitale in Assemblea con “Attenti alle bufale”

Il workshop organizzato da Europe Direct e Scuola di Pace di Montesole per capire “quanto siamo responsabili dell’informazione noi cittadini europei”

“Occorre creare coscienze critiche per distinguere il vero dal falso e contrastare così le cosiddette fake news. L’Assemblea legislativa vuole creare consapevolezza di ciò, anche grazie a progetti come #eu2be”. Parola di Simonetta Saliera, Presidente del Parlamento regionale, che questa mattina ha introdotto la giornata di studi “Attenti alle bufale! Workshop di cittadinanza attiva e consapevolezza digitale”, una full immersion nata dalla collaborazione di viale Aldo Moro con Europe Direct Emilia-Romagna e la Fondazione Scuola di Pace di Monte Sole. La giornata di studio si è tenuta in Assemblea e ha visto, tra gli altri, gli interventi di di Simone Fabbri, Direttore della Scuola di Pace di Monte Sole, di Stefania Fenati, Europe Direct Emilia-Romagna, e di esperti del settore come Mafe de Baggis, Andrea Fontana, Franz Russo, Barbara Sgarzi, coordinati da Francesca Sanzo.

Ad aprire i lavori proprio la Presidente dell’Assemblea che ha ricordato che tra le sfide che l’Europa deve affrontare c’è anche quella dell’informazione. “Le fake news sono sempre esistite, ma oggi con una comunicazione più veloce e meno mediata sono sempre più dannose e il verosimile diventa più spesso verità”. Stefania Fenati cita i dati dell’ultimo Eurobarometro secondo i quali l’83% degli intervistati ha dichiarato che le notizie false costituiscono un pericolo per la democrazia, ma – aggiunge- spesso riesce difficile riconoscerle: “La Commissione europea vuole evitare censure, contrasta le leggi bavaglio negli Stati e le sue armi per combattere la cattiva informazione sono quelle dell’educazione digitale”.  Obiettivo del progetto #eu2be – questo è solo il primo dei tre incontri- è proprio quello di collegare la battaglia alle fake news al rapporto dei cittadini con la democrazia rappresentativa.

i relatori

“Quanto siamo responsabili dell’informazione noi cittadini europei e digitali? Siamo causa od effetto delle fake news?” è la domanda che viene rivolta da Sanzo agli esperti durante il dibattito – retwittato anche sui social. E se per Barbara Sgarzi “oggi siamo tutti coinvolti, perché l’atto stesso di leggere e condividere una notizia apparentemente innocuo, può contribuire all’intossicazione dell’ecosistema”, per Andrea Fontana “le fake news possono rappresentare anche un’opportunità per capire come funzioniamo in termini di costruzione della nostra coscienza culturale e collettiva”.  Il rischio di diffondere cattiva informazione è sempre in agguato, “spesso siamo impreparati a comunicare tra di noi e a riconoscere cosa è vero e cosa è falso” per questo, spiega Franz Russo, “è fondamentale fare attenzione alle fonti per fare informazione. Il problema non è lo strumento, ma come lo utilizziamo”. Concorda Mafe De Baggis: “Non è vero che le informazioni sono aumentate! Sono solo cambiati gli strumenti, la tecnologia e la società”. 

Il tema delle fake news è strettamente collegato anche a quello della memoria, come ricorda Elena Monicelli della Scuola di Pace di Montesole: “Alcuni media hanno nascosto la portata dell’eccidio di Montesole: questo è un atto di violenza” dice. L’informazione corre spesso sullo stesso binario del potere, ammettono i relatori, per questo “è importante anche il ruolo dei media che devono essere veicolo di informazione corretta”. “Per difenderci dalla fake news bisogna presidiare i posti dove passa l’informazione”, sottolinea Sgarzi, “non abdicare al ruolo di giornalisti” aggiunge- citando Jeff Jarvis- vista “l’importanza delle fonti corrette”.

Il convegno continua nel pomeriggio con workshop tematici, condotti dagli stessi esperti, per approfondire e lavorare sul riconoscimento e gli effetti della moltiplicazione di notizie false unita all’uso inconsapevole degli strumenti di comunicazione digitale.

Il prossimo appuntamento di #eu2be è per l’estate prossima alla Scuola di Pace di Montesole, mentre gli incontri dedicati al tema dell’Europa continuano nella rassegna di Europe Direct dell’Assemblea: “Conversazioni d’Europa“.

(Francesca Mezzadri)

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