Infrastrutture e trasporti

INFRASTRUTTURE BOLOGNA. PASSANTE NORD, ASSESSORE DONINI A BIGNAMI (FI): ‘STUDIO GIÀ IN REALIZZAZIONE PORTERÀ A NUOVO ACCORDO IN TEMPI BREVI PER SOLUZIONE CONDIVISA’

Risposta in Aula a una interrogazione: “Ampliamento in sede di A14 e Tangenziale”. La replica del consigliere: “Progetto per noi non definitivo ma un rinvio del problema: serve il coraggio di fare scelte impopolari sull’allargamento in sede”

Uno studio già “in corso di realizzazione” porterà “in tempi brevi” ad un nuovo accordo fra ministero della Infrastrutture, Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Città metropolitana di Bologna e Società Autostrade per un tracciato definitivo del Passante Nord che comprenda “l’ampliamento in sede di A14 e Tangenziale, l’individuazione delle necessarie mitigazioni ambientali e delle opere di adduzione connesse col sistema autostradale”.

Ad annunciarlo è l’assessore ai Trasporti e infrastrutture, Raffaele Donini, rispondendo in Aula a una interrogazione di Galeazzo Bignami (Fi) in cui il consigliere chiedeva “quale progetto la Regione Emilia-Romagna intenda sostenere, il Progetto della realizzazione del Passante Nord o l’allargamento dell’attuale tangenziale bolognese, idea avanzata dal sindaco di Bologna nonché presidente della Città metropolitana, sostenuto anche da alcuni sindaci dei Comuni dell’area bolognese interessati dal tracciato”.

In particolare, spiega l’assessore, “abbiamo proposto a ministero e Autostrade lo studio di una nuova infrastruttura che preveda l’ampliamento in sede del tratto urbano dell’A14 a tre corsie più emergenza per senso di marcia e della adiacente Tangenziale sempre a tre corsie più emergenza”. Se “il progetto preliminare del Passante Nord fosse stato condiviso da noi stessi innanzi tutto e dal sistema degli enti locali del territorio, probabilmente avremmo rispettato i tempi che ci eravamo prefissati”, ma, ricorda Donini, “per noi è indispensabile che il nodo di Bologna sia sciolto in modo strutturale, definitivo, adeguato dal punto di vista trasportistico, sostenibile dal punto di vista ambientale e nella più ampia condivisione con il sistema degli enti locali”. Per questo motivo, continua, “non ci spaventano i due o tre mesi in più, rispetto alla nostra tabella di marcia, per arrivare a condividere una soluzione utile”; inoltre, assicura, “stiamo lavorando bene, velocemente e in squadra, senza le tensioni che hanno contraddistinto l’iter di progettazione”.

Secondo Bignami, “il nodo si sarebbe già dovuto sciogliere, parlare di tempi brevi non vuole dire fornire date certe, e questo non ci soddisfa, ma è positiva la volontà da parte della Regione di recuperare un clima di collaborazione istituzionale che in alcuni passaggi è mancato”. Per il consigliere, però, “non è definitivo per noi il progetto di cui lei parla, la nostra convinzione è che l’allargamento in sede non rappresenti un approdo definitivo ma un rinvio nel tempo del problema: manca il coraggio di fare scelte impopolari oggi ma che permettano di fornire risposte più strutturate domani”.

(jf) 

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