Imprese lavoro e turismo

Bessi (Pd) su vertenza “Corriere Imprese” e “Corriere Bologna”: precariato incide su qualità informazione economica

“Il problema è la presenza nelle redazioni di personale precario di lunga durata che impedisce di strutturare in maniera continuativa un servizio di informazione competente e diffuso, cui si somma l’istituzione di regole interne all’azienda che limitano a 5 mesi e 25 giorni all’anno i contratti a termine”

Gianni Bessi (Pd)

“Quali iniziative intende intraprendere la Giunta per promuovere una soluzione che salvaguardi la condizione occupazionale dei lavoratori del Corriere Imprese?”. A chiederlo, in un’interrogazione alla Giunta, è Gianni Bessi del Partito democratico.

Corriere Imprese, spiega il consigliere, “inserto del Corriere Bologna dedicato al mondo dell’economia dell’Emilia-Romagna, si trova in un momento di grande incertezza: l’assemblea dei giornalisti all’unanimità ha indetto una giornata di sciopero al termine di un colloquio con l’azienda Rcs Edizioni Locali”. Il problema, prosegue, “è la presenza nelle redazioni di personale precario di lunga durata che impedisce di strutturare in maniera continuativa un servizio di informazione competente e diffuso, cui si somma l’istituzione di regole interne all’azienda che limitano a 5 mesi e 25 giorni all’anno i contratti a termine”. Nel settore dell’informazione specializzata sull’economia e le imprese, conclude Bessi, “dove le competenze necessarie sono numerose, un prodotto così specifico non può continuare a essere frazionato in una moltitudine di contratti precari, che ledono per un verso la qualità e la credibilità del lavoro e per l’altro la continuità di un servizio informativo utile”.

(Cristian Casali)

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