Ambiente e territorio

Pompignoli (Ln) chiede di quantificare i danni del maltempo a Ravenna

L’assessore Gazzolo ha assicurato che “sta per prendere il via la conta dei danni”

La Giunta si attivi per riconoscere lo stato di emergenza per i territori della Bassa Romagna, in particolare nei comuni di Fusignano, Bagnacavallo e Alfonsine dove lo scorso 21 settembre violente piogge e grandinate hanno causato ingenti danni a strade, vigneti, abitazioni e centri urbani. È quanto ha chiesto Massimiliano Pompignoli (Lega nord) durante il question time in Aula a proposito dell’emergenza verificatasi la settimana scorsa che – ha ricordato – “ha innescato gravi e pesanti ripercussioni sul comparto agricolo, sul reddito delle aziende e sull’economia e occupazione dei territori”. Il consigliere ha anche sollecitato la Giunta ad attivarsi affinché vengano individuate le responsabilità della mancata manutenzione della rete fognaria cittadina, dei canali di scolo e del sistema idrogeologico locale.

L’assessore alla difesa del suolo e della costa, Paola Gazzolo, ha riferito che “sono in corso approfondimenti tecnici con le amministrazioni comunali e il consorzio di bonifica della Romagna occidentale per una quantificazione del danno e per l’individuazione delle principali criticità che hanno causato gli allagamenti”. Rispetto alle precipitazioni del 21 settembre, Gazzolo ha poi parlato di “evento molto significativo, che ha interessato un territorio di 5.000 ettari ove è la rete artificiale di bonifica a farsi carico dello smaltimento di tutte le acque meteoriche fino al Mare adriatico”. Nel ravennate, secondo misure registrate dalla rete, si sarebbero raggiunti dai 100 ai 195 mm in 6 ore.  Pertanto – ha detto – risulta ancora più rilevante la valutazione dei tempi di ritorno: “decisamente eccezionali e sicuramente ben superiori ai tempi propri della progettazione della bonifica”. Tra le segnalazioni preliminari di danni – ha quindi riferito Gazzolo- a Fusignano e a Bagnacavallo risultano allagamenti di strade ed edifici pubblici, abitazioni ad attività industriali. Oltre ad infiltrazioni dal tetto di una scuola materna e di un nido”.

Parzialmente soddisfatto Massimiliano Pompignoli. “E’ evidente che non ha funzionato qualcosa sulla prevenzione idrogeologica – ha incalzato – e pertanto bisogna attribuirne le responsabilità ai soggetti che devono garantire la pulizia dei canali di scolo. Ricordo – ha aggiunto il consigliere della Lega nord – che tra i consorzi e gli enti locali esiste un contratto che prevede penali nel caso di inadempimenti. E’ chiaro che eventi pur eccezionali non devono causare danni ingenti di queste dimensioni. Se avessero funzionato gli scoli e il sistema fognario non si sarebbe verificato quello che abbiamo visto, chiediamo pertanto che la Regione si attivi per individuare le responsabilità e far applicare le penali, anche al fine di evitare che eventi simili si ripetano”.

 

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