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Memoria, Soncini commemora partigiani e civili uccisi 72 anni fa a Fabbrico (Reggio)

la vicepresidente dell’Assemblea: “Ricordare quei fatti fonda il senso del nostro stare insieme”

fabbrico3“È un nostro dovere commemorare. Dal latino cum+memorare. Cum, ovvero con, indica che non stiamo celebrando un ricordo privato, ma pubblico. Memorare è poi un’azione più profonda di quella che abitualmente chiamiamo ricordo. Memorare rimanda a una narrazione, che fonda il senso del nostro stare insieme”. Lo ha detto la vicepresidente dell’Assemblea legislativa regionale, Ottavia Soncini, commemorando ieri a Fabbrico, nel reggiano, i partigiani uccisi (Leo Morellini, Piero Foroni e Luigi Bosatelli) nel 72esimo anniversario della battaglia coi militari della Repubblica sociale nella quale perse la vita anche un civile, Genesio Giorgini. 

Per Soncini quello dei fatti di Fabbrico “non è certo un ricordo che obbedisce, che tranquillizza o riappacifica, ma un ricordo inquietante, sovversivo, che strattona le nostre coscienze di fronte alla tentazione di accettare che ormai è cosa passata e che dobbiamo guardare avanti. È un ricordo infatti che pretende di non essere dimenticato o fatto scolorire, pena la perdita di senso del nostro essere cittadini”.

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