Governo locale e legalità

Migranti Cesena. Senza fissa dimora e gestione Misericordia. Pompignoli (Lega nord): Regione chiarisca

Dopo la scelta contestata dai residenti di aprire per l’accoglienza notturna la struttura di Borello il consigliere interroga a tutto tondo e sollecita controlli

La Giunta fornisca dati e riscontri sulla Confraternita di Misericordia di Valle del Savio, l’associazione onlus, senza fini di lucro, che gestisce nel quartiere Borello di Cesena un edificio nel quale recentemente la Giunta comunale avrebbe deciso di “dirottare, esclusivamente per la notte un numero di ‘senza tetto’ tutti stranieri”.

È quanto chiede Massimiliano Pompignoli (Lega nord) in una interrogazione alla Giunta regionale dopo le ulteriori proteste del comitato cittadino ‘Borello futuro’ che da mesi manifesta contro l’ipotesi che la struttura in questione possa essere utilizzata per l’accoglienza di richiedenti asilo nel quartiere cesenate dove – riferisce il consigliere – si concentra “la più alta percentuale di stranieri regolari (16% rispetto alla media cittadina del 9,4%)”, una percentuale che nel caso della fascia di età da 0 a 39 anni “sfiora il 25%”, senza contare la presenza di “un numero imprecisato di stranieri irregolari”.

Per queste ragioni l’esponente della Lega giudica “un’inutile provocazione nei confronti dei residenti”, la decisione assunta e chiede all’esecutivo regionale se sia al corrente della protesta e del “ripetuto rifiuto del sindaco di Cesena di incontrare il comitato e la cittadinanza per studiare soluzioni condivise e per risolvere i problemi ingenerati da una annosa mancata attenzione per ciò che accadeva nella frazione”.  Pompignoli vuole poi sapere chi abbia conferito alla Misericordia l’incarico di ospitare i senza fissa dimora di origine straniera nella struttura di Borello e dietro quale compenso; quante siano le persone accolte, in che orari rimangano nella struttura, in quale zona vengano raccolti ogni giorno, dove vengano riportati la mattina successiva e chi si occupi del trasporto. Ancora Pompignoli chiede dove queste persone fossero solite passare la notte prima del provvedimento e dove vivano abitualmente, da quanto tempo si trovino in questa situazione e se siano regolarmente o meno sul territorio italiano. Fra le varie richieste anche quella di spiegare come sia stato possibile che l’amministrazione cesenate abbia consentito il permanere in città di stranieri senza fissa dimora, quali provvedimenti abbia assunto al riguardo, chi provveda al loro mantenimento e a quanto ammontino le risorse del Comune a ciò dedicate.

Nel mirino del consigliere anche la gestione della Misericordia di Valle del Savio e i problemi che avrebbero determinato le dimissioni di “19 aderenti, tra cui quattro soci fondatori, il presidente dei revisori, il vice governatore e il direttore sanitario”. Tanto che uno dei dimissionari – informa – avrebbe chiesto riscontri su eventuali verifiche fatte in merito alla correttezza della gestione. Richiesta alla quale sarebbe stato risposto da un funzionario regionale che l’avvio di accertamenti e l’eventuale perdita dei requisiti “parte unicamente a seguito di esposti circostanziati”.

Di qui le numerose domande per sapere dalla Giunta se sia di competenza regionale richiedere ogni documentazione relativa a stato patrimoniale e attività di una associazione rientrante tra quelle non profit  riconosciute dall’Ente, se ci siano state omissioni o se, al contrario, il comparto regionale che si occupa di queste associazioni onlus e di volontariato non abbia l’effettiva possibilità di controllarne le attività e lo stato patrimoniale e, in questo caso, se non ritenga di dover ovviare a queste mancanze. Il consigliere domanda anche se per poter conservare lo status di associazione di volontariato onlus si debba mantenere un numero preciso di soci che prestano la loro opera come volontari; se sia previsto l’utilizzo di personale retribuito e, in questo caso, quale sia il numero degli addetti a libro paga della Misericordia di Valle del Savio e che percentuale rappresenti sul totale.

In generale Pompignoli  domanda quali attività di volontariato svolga la confraternita in questione; chi le abbia conferito l’incarico di servizio di accoglienza di questi migranti e quali siano i termini e la documentazione relativi all’affidamento, quale sia il numero dei richiedenti protezione internazionale accolti dalla stessa nel territorio dell’Unione dei Comuni e dove siano collocati, quanti ddegli ospitati abbiano ottenuto il riconoscimento di protezione internazionale, quanti siano invece in attesa di risposta  e a quanti sia stata respinta. Da ultimo Pompignoli vuole sapere a quanto ammontino i fondi pubblici che la Misericordia riceve dai vari enti ogni mese per l’accoglienza di richiedenti asilo, a quanto ammontino le risorse totali percepite dalla data di avvio di per tale attività e a chi spetti controllare e verificarne l’utilizzo e il livello qualitativo dei servizi offerti.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/leggi-e-atti/oggetti-assembleari)

(Isabella Scandaletti)

 

 

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