“Quale il giudizio della Giunta regionale in merito alle irregolarità sulla gestione dei fanghi di escavo del porto di Ravenna, attività di stoccaggio svolta in assenza delle dovute autorizzazioni, con buona pace della vigilanza che avrebbe dovuto essere garantita ex lege”. A chiederlo, attraverso la presentazione di una interrogazione, è Tommaso Foti (Fdi).
Sulla vicenda, il consigliere sottolinea che sono stati “emessi numerosi avvisi di garanzia dalla Procura della Repubblica di Ravenna che ritiene, allo stato, irregolare la gestione dei fanghi di escavo del porto: nelle otto casse di colmata oggetto d’interesse della magistratura risulterebbero stoccati qualcosa come 3,3 milioni di metri cubi di materiale, tanto che i depositi risultano al limite della capienza”.
“Detti fanghi- si legge nel documento- in parte provenienti dagli scavi di approfondimento del canale Candiano e in parte prelevati da altri siti, sarebbero dovuti rimanere depositati solo temporaneamente nelle casse di colmata, mentre invece, nonostante le autorizzazioni rilasciate dalla Provincia di Ravenna scadute da anni, non sono mai stati rimossi”.
(cr)