Ambiente e territorio

Rifiuti Parma, Rainieri (Ln): Niente aumenti delle tariffe per i cittadini col nuovo polo di Ugozzolo

L’esponente del Carroccio chiede alla giunta di monitorare i costi dei nuovi impianti e cercare di “non diventare il ‘cestino dei rifiuti’ di altri territori”

Fabio Rainieri (Lega Nord)
Fabio Rainieri (Lega Nord)

Monitorare i costi dei nuovi impianti per il trattamento di rifiuti che saranno portati al polo di Ugozzolo (Parma), evitare aumenti delle tariffe per i cittadini e cercare di non diventare ‘il cestino dei rifiuti’ di altri territori. Il monito, attraverso un’interrogazione alla giunta, arriva dal consigliere regionale della Lega Nord Fabio Rainieri.

Il progetto di delocalizzazione degli impianti di Cornocchio (Parma), che a breve partirà e che servirà alla selezione e al trattamento di rifiuti derivanti dalla raccolta differenziata, prevede lo smantellamento delle strutture esistenti e la realizzazione di strutture tecnologicamente più avanzate nel Polo ambientale integrato che si trova, appunto, a Ugozzolo. La capacità degli impianti sarà di 25 mila tonnellate all’anno di rifiuti ingombranti, 35 mila tonnellate di plastica, 100 mila di carta e cartone, 33 mila tonnellate di frazioni vegetali e, infine, 8 mila tonnellate di terre da spazzamento. L’investimento previsto per l’intera operazione è di 23 milioni di euro.

Dunque, Rainieri interroga la giunta per sapere “se intenda monitorare che gli ingenti costi per il progetto di delocalizzazione e realizzazione di nuove strutture di pretrattamento e stoccaggio al polo ambientale di Parma non comportino l’aumento delle tariffe rifiuti, in particolare per i cittadini di Parma che da anni subiscono considerevoli disagi per un regime di raccolta porta a porta estremamente rigido, senza ottenere importanti riscontri in termini di riduzione delle tariffe”.

Inoltre chiede alla giunta se “intenda garantire che l’avanguardia tecnologica degli impianti di pretrattamento rifiuti da realizzare con questo progetto non renderà ancora più attrattivo il Polo di Ugozzolo, riguardo al conferimento di rifiuti provenienti da altri territori e quindi scongiurare il rischio che diventi il ‘cestino dei rifiuti’ di quei territori che non hanno la virtuosità o comunque la capacità di gestire adeguatamente i propri rifiuti”.

(Margherita Giacchi)

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