Ambiente e territorio

Rifiuti Romagna. Bertani (M5s): No a discarica Ginestreto 4

In un’interpellanza il consigliere evidenzia “incompatibilità dell’impianto con obiettivi del Piano regionale di gestione rifiuti”. L’assessore Gazzolo rivendica raggiungimento obiettivi riduzione rifiuti con 15 anni di anticipo.

“La nuova discarica per rifiuti speciali non pericolosi ‘Ginestreto 4’ autorizzata nel territorio di Sogliano sul Rubicone in provincia di Forlì-Cesena non è coerente con quanto previsto dal Piano regionale dei rifiuti e con l’annunciato obiettivo di azzerare le discariche sul nostro territorio”. È quanto è tornato a ribadire Andrea Bertani (M5s) con un’interpellanza discussa oggi durante i lavori dell’Assemblea legislativa per chiedere in particolare alla Giunta regionale come sia stato possibile, a fronte delle leggi regionali a tutela dell’ambiente e dell’economia circolare, “dare una valutazione positiva alla realizzazione di un impianto in cui- ha contestato- solo un quarto dei rifiuti speciali conferiti proviene dalla Regione”.

“I dati ufficiali lo confermano: la discarica rappresenta la forma residuale nella gestione dei rifiuti in Emilia-Romagna- ha precisato l’assessore alle Politiche ambientali, Paola Gazzolo. I rifiuti avviati in discarica in regione continuano a diminuire e sono passati dall’11,1% del 2014 al 9% circa del 2015”. Di fatto – ha sottolineato – è già stato raggiunto con quindici anni di anticipo l’obiettivo europeo, “per ora solo proposto”, di riduzione dei conferimenti in discarica fissato al 10% entro il 2030.

Per quanto riguarda i rifiuti speciali Gazzolo ha riferito che, in linea con il generale incremento a livello nazionale, si registra un aumento della produzione del 7%, pari a 700.000 tonnellate, rispetto alla previsione del Piano regionale di gestione rifiuti. Il che determina “un ulteriore fabbisogno di trattamento in discarica”.  Nel ribadire l’attenzione che la Regione riserva al tema dei rifiuti speciali ricadenti da trattamento di rifiuti urbani, Gazzolo ha ribadito che “nel 2015 su un totale di rifiuti smaltiti pari a 215.078 tonnellate, 76.119 sono rifiuti (classificati con codice 191212) provenienti da fuori regione, prevalentemente dal territorio di Roma. Nel primo semestre 2016 le tonnellate di rifiuti sono state 78.471 di cui 27.853 quelli di origine urbana provenienti da fuori regione. Sul punto Gazzolo ha precisato che “la normativa comunitaria e nazionale prevede l’impossibilità di smaltire in discarica rifiuti extra-regionali derivanti dal trattamento di rifiuti urbani solo se il trattamento a cui sono stati sottoposti non ne abbia cambiato sostanzialmente la natura e la composizione”. Tali norme – ha detto Gazzolo – “non aiutano ma garantisco che abbiamo utilizzato tutti gli strumenti a disposizione per cercare di limitare il più possibile questa prassi”.

Fortemente critico Bertani, a giudizio del quale “non solo l’assessore non ha risposto alle domande, ma, dai dati che ha fornito, risulta che non c’è necessità di nuove discariche per rifiuti prodotti in Emilia-Romagna. La Valle dell’Uso ha già dato e quella discarica non ha senso di esistere, a meno che non si voglia far diventare quella zona la pattumiera di altre Regioni. Senza contare le conseguenze ambientali determinate dalle opere accessorie realizzate sul territorio del comune riminese di Poggio Torriana, denunciate dalla popolazione, alle quali l’assessore non ha fatto riferimento”.

(Isabella Scandaletti)

 

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