Sanità e welfare

SANITÀ. APPROVATI IN AULA INVESTIMENTI PER 80 MILIONI DI EURO SUI TERRITORI: 19 PER LA PEDIATRIA A BOLOGNA, 17,6 PER LE SALE OPERATORIE IN ROMAGNA, 11 PER “L’OSPEDALE DEL BAMBINO” A REGGIO EMILIA

Le opposizioni scelgono di astenersi. Ln e Fdi-An: “Manca il dettaglio degli interventi”; M5s: “Si finanziano cantieri ancora aperti come Cona”. Il Pd invece rivendica “un altro segnale importante di attenzione ai bisogni degli emiliano-romagnoli, minoranza chiede più dettagli di quelli che ha voluto il ministero per erogare i fondi”

Via libera in Assemblea legislativa questa mattina alla delibera di Giunta che va a definire investimenti alle Aziende Usl per 79.622.232 euro, di cui 75,6 di risorse statali e 4 stanziati dalla Regione Emilia-Romagna, come addendum al “Programma straordinario di investimenti in sanità”.
Hanno votato a favore del documento Pd e Sel, mentre Ln, M5s, Fi e Fdi-An hanno scelto di astenersi.

Gli stanziamenti

A ricevere il finanziamento più cospicuo l’Azienda ospedaliera di Bologna, a cui saranno destinati 19.084.000 euro per il riordino e riqualificazione delle strutture dell’area pediatrica nell’ambito del Polo materno-infantile. All’Ausl della Romagna saranno stanziati 17,6 milioni di euro, 13.000.000 per la ristrutturazione e l’adeguamento dei blocchi operatori e delle aree intensive e per il completamento della dotazione tecnologica delle are di emergenza e di urgenza e 4.582.232 per l’ammodernamento dei sistemi e delle tecnologie di diagnostica per immagini. Il terzo investimento per importanza è quello da 11 milioni di euro con cui l’Azienda ospedaliera di Reggio Emilia pagherà la realizzazione del secondo lotto funzionale del Mire (Maternità e infanzia di Reggio Emilia – il cosiddetto “Ospedale del bambino”).

All’Ausl di Piacenza spettano 4,65 milioni di euro, 3,5 per l’ammodernamento delle tecnologie biomediche e 1,15 per l’adeguamento normativo dell’Ospedale di Bobbio. A Parma sono in arrivo 6,5 milioni di euro: 5 all’Aosp per la realizzazione del nuovo day-hospital oncoematologico e centro prelievi, all’Ausl invece 800.000 per la realizzazione della Casa della salute di Fornovo Taro e 665.000 per il miglioramento sismico e la ridistribuzione funzionale del corpo storico dell’ospedale di Borgo Val di Taro. I fondi per l’Ausl di Reggio Emilia sono 3,1 milioni, e verranno tutti ripartiti in provincia: 1,1 per la Casa della salute di Casalgrande, 1,3 per quella di Castelnovo Sotto e 700.000 per la ristrutturazione e l’adeguamento antincendio del fabbricato poliambulatoriale di Correggio.

In arrivo a Modena 8 milioni di euro: 2,5 milioni di euro per l’Azienda ospedaliera, di cui 1 per la ristrutturazione degli spazi per la senologia clinica e lo screening , 1 per l’ammodernamento delle tecnologie biomediche e informatiche e 0,5 per l’ammodernamento tecnologico e impiantistico, 5,5 all’Azienda sanitaria per la ristrutturazione del corpo 2 dell’ospedale di Mirandola e l’adeguamento del Centro prelievi (2 milioni), l’ammodernamento delle tecnologie Ict (1,5 milioni) e 2 per l’ammodernamento delle tecnologie biomediche (2 milioni).

All’Ausl di Bologna arrivano 5 milioni, di cui 3,4 per il nuovo pronto soccorso dell’Ospedale di Bentivoglio e 1,6 per l’ammodernamento delle tecnologie biomediche, all’Istituto ortopedico Rizzoli 1,15 milioni sempre per l’acquisto di apparecchiature biomediche, mentre all’Ausl di Imola spettano 900.000 per il miglioramento della sicurezza nei presidi ospedalieri. Infine, con 1,05 milioni di euro l’Azienda ospedaliera di Ferrara provvederà ad acquistare un nuovo macchinario per la risonanza magnetica, mentre all’Azienda sanitaria della città estense spettano 1 milioni per la ristrutturazione dell’ex ospedale Sant’Anna per funzioni territoriali e 600.00 per l’implementazione e l’adeguamento normativo dell’impianto elettrico dell’Ospedale del Delta a Lagosanto.

Il dibattito

Mirco Bagnari (Pd) è intervenuto per ricordare che “parliamo di risorse che vengono addirittura dalla finanziaria del 2008, che incrementava di 3 miliardi di euro gli stanziamenti per il patrimonio sanitario pubblico: nel frattempo, mentre molte altre Regioni non hanno fatto il loro dovere, l’Emilia-Romagna invece ha continuato a crederci e investire. Il miglioramento dell’impiantistica è fondamentale per una sanità di qualità e quindi per la sicurezza dei cittadini: ci sono risorse importanti anche per le Case della salute. Dopo la riduzione delle liste di attesa- conclude- siamo davanti a un altro segnale importante di attenzione ai bisogni degli emiliano-romagnoli”.

Per Paolo Zoffoli (Pd) “questi finanziamenti arrivano grazie a un gioco di squadra tra territori e assessorato di cui dobbiamo essere orgogliosi, perché aumenta la qualità della nostra sanità”. Per il consigliere è importante anche ribadire che “80 milioni di euro di investimenti porteranno anche molti posti di lavoro”, mentre- spiega in dichiarazione di voto- “non capisco come non possa esserci l’unanimità su un atto del genere, opposizioni chiedono per il voto dettagli che il ministero non ha richiesto per lo stanziamento”.

Secondo Tommaso Foti (Fdi-An) siamo davanti a “un Programma significativo, che consente di intervenire su numerose unità sanitarie locali per quelle che sono le loro necessarie e immediate urgenze. Non è però dato da capire quali attrezzatture vengono sostituite o meno: scegliamo quindi l’astensione, perché non è dato comprendere la situazione e vetustà degli impianti su cui interveniamo”.

Daniele Marchetti (Ln) ha sottolineato che “non saremo certo noi a metterci di traverso a questi finanziamenti che arrivano ai territori, anche io però vorrei sottolineare che la documentazione che ci viene inviata in commissione non è sufficiente per un voto più consapevole possibile, e non è la prima volta che lo chiediamo. Per questo motivo ci asterremo”.

Anche per Raffaella Sensoli (M5s) “non è possibile votare a favore di questa delibera perché quelli che ci vengono presentati come investimenti in realtà in alcuni casi vanno a finanziare cantieri ancora aperti anche se già inaugurati, come l’Ospedale di Cona. Un discorso sono fondi per dare maggiori servizi ai cittadini, ben altro conto invece stanziare cifre importanti per porre rimedio a errori di qualcuno”.

(jf)

 

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