Sanità e welfare

Bertani e Sensoli (M5s) sollecitano politiche della Regione contro il gioco d’azzardo indotto dai farmaci

“Soluzioni per escludere dall’accesso i pazienti con malattie neurodegenerative o disturbi psichici rilevanti e prevedere il diritto alla restituzione delle somme giocate se la malattia è certificata”

Sensoli e Bertani
Raffaella Sensoli e Andrea Bertani (M5s)

Nei corsi di formazione obbligatoria per i gestori delle sale da gioco e dei locali dove sono installate le apparecchiature per il gioco d’azzardo lecito si introduca uno specifico approfondimento sui rischi connessi al loro utilizzo da parte delle persone affette da malattie neurodegenerative.

Lo chiedono Andrea Bertani e Raffaella Sensoli (M5s) in un’interrogazione che prende spunto dal ‘caso’ di una sessantacinquenne riminese, affetta dalla Malattia di Parkinson (MdP), che sarebbe stata vittima di uno degli effetti collaterali dei farmaci specifici assunti: il mancato controllo degli impulsi che possono includere la dipendenza dal gioco.

Secondo quanto riportato dalla stampa, – scrivono i consiglieri – i “consistenti risparmi”, frutto di una “vita parsimoniosa”, accantonati dalla donna si sarebbero “volatilizzati” per “azzardopatia”: la paziente, infatti, per contrastare la malattia neurodegenerativa si era rivolta a uno specialista che le avrebbe prescritto una cura mirata, ma, da quel momento, la signora non sarebbe “più riuscita a frenare l’impulso a giocare d’azzardo” arrivando a dilapidare i risparmi.

Oltre a evidenziare che sono “numerosi” i casi di pazienti affetti dal Parkinson che, dopo una terapia specifica, avrebbero sviluppato un comportamento compulsivo verso il gioco d’azzardo, i consiglieri indicano anche i farmaci che si sospetta possano avere un nesso con il rischio di sviluppare gioco d’azzardo patologico, “come già opportunamente segnalato dall’Aifa in una nota informativa del 2007” e come indicato nel foglio illustrativo di diversi medicinali.

Bertani e Sensoli sollecitano quindi la Giunta a mettere a disposizione degli esercenti interessati materiale informativo sulla correlazione tra malattie neurodegenerative e “azzardopatia” e sulle relative conseguenze e chiedono l’introduzione di azioni mirate, tramite il servizio sanitario regionale, per evitare che le persone affette dal Parkinson possano mettere a rischio il proprio patrimonio con il gioco d’azzardo lecito.

Altre richieste: se la Regione abbia prodotto studi, ricerche, rilevazioni su questo particolare fenomeno; se esistano segnalazioni, nell’ambito di quelle raccolte dalle strutture che studiano le sospette reazioni avverse da farmaci, sui medicinali utilizzati da pazienti affetti da Parkinson; se nel percorso di presa in carico dei malati, gli operatori sanitari siano consapevoli del possibile verificarsi di queste conseguenze nei pazienti trattati con specifici farmaci e se anche i famigliari vengano informati di questi rischi.

Da ultimo, i consiglieri sollecitano la Giunta ad attivarsi in sede di Conferenza Stato-Regioni, in primo luogo, perché siano individuate soluzioni per introdurre l’esclusione dei pazienti con malattie neurodegenerative o disturbi psichici rilevanti dall’accesso al gioco d’azzardo lecito e per prevedere il diritto alla restituzione delle somme giocate a seguito di dimostrazione certificata di queste patologie.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it)

(Antonella Celletti)

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