La riorganizzazione del servizio di raccolta sangue, operata dall’Azienda Usl di Bologna, è oggetto di una interrogazione presentata da Silvia Piccinini, prima firmataria, e Raffaella Sensoli (M5s).
Tale riorganizzazione, affermano le consigliere, “ha visto la dislocazione e la riduzione delle sedi di raccolta sangue e la definizione di nuove modalità di accoglimento dei donatori, in particolare quelli periodici, costretti a prenotare la donazione presso i punti fissi di raccolta (Casa del donatore, SIMT Sant’Orsola, Trasfusionale Ospedale Bellaria e Trasfusionale Imola) e presso il Centro mobile”. Secondo le esponenti M5s, “l’eccessiva burocratizzazione delle procedure e la riduzione del numero di centri di raccolta sangue sta determinando una situazione di emergenza nella provincia di Bologna”.
Piccinini e Sensoli, pertanto, chiedono alla Giunta regionale “quale sia il numero di punti di prelievo soppressi, dove fossero ubicati, e quale sia lo stato di attivazione dei centri di raccolta sangue cosiddetti periferici”. Domandano, infine, “quali misure si intendano adottare per risolvere il problema, generato dalla riorganizzazione, degli spostamenti di rilevante distanza, a volte addirittura 40 km, che penalizza i donatori e quali siano le motivazioni dello slittamento dell’apertura pomeridiana, nella giornata del giovedì, del Centro raccolta sangue ‘Casa del donatore’ prevista, inizialmente, per il 2 luglio scorso”.
(Tutti gli atti consiliari – interrogazioni, interpellanze, risoluzioni, progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(lg)