Sanità e welfare

SANITÀ. DAL GIOCO D’AZZARDO AL WEB, AUDIZIONE IN COMMISSIONE SUI PROGETTI DI PREVENZIONE DELLE DIPENDENZE PATOLOGICHE

Sensoli (M5s): “Importante dialogare con i giovani”. Paruolo (Pd) ha ribadito “la necessita di coordinare tutte queste azioni di prevenzione”, mentre Marchetti (Pd) ha parlato di “promozione della cultura della responsabilità e del sapere”. Il presidente Zoffoli ha sottolineato “l’importanza della rete dei progetti territoriali”

Audizione in commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta da Paolo Zoffoli, sulle buone pratiche in Emilia-Romagna per la prevenzione delle dipendenze patologiche.

Cinque i relatori intervenuti.

Il referente del ‘Programma dipendenze patologiche’ dell’Ausl Piacenza, Maurizio Avanzi, ha parlato di “diffusione capillare del gioco d’azzardo nel territorio, con un fatturato in Italia, nel 2015, pari a 90 miliardi di euro”. Può essere un problema grave, ha rimarcato, “se diventa una dipendenza comportamentale, nasce da meccanismi psicologici, oggi riguarda circa l’1% della popolazione”. Lo Stato, ha aggiunto, “dovrebbe tutelare i cittadini, in particolare i minori, è importante diffondere conoscenze sul gioco d’azzardo, oltre alla prevenzione ambientale, anche attraverso l’erogazione di maggiori risorse”. “Chiede aiuto a strutture organizzate- ha concluso- solo il 3% dei malati”.

Marco Battini, dell’associazione ‘centro sociale papa Giovanni XXIII’ di Reggio Emilia e coordinatore Unità di strada della Regione Emilia-Romagna, ha ricordato che “i servizi di prossimità si rivolgono frequentemente a persone con dipendenze patologiche che non chiedono un sostegno, che non percepiscono il problema”. Bisogna, ha aggiunto, “aiutare le persone a comprendere l’entità del problema, informare i giovani, fornire alternative ai comportamenti sbagliati”.

Il responsabile del centro ‘Promeco’ del Comune di Ferrara, Luigi Grotti, ha parlato degli obiettivi del progetto portato avanti dal centro (rivolto a giovani che vanno dagli 11 ai 18 anni): “Supportare la scuola nel ruolo educativo, affrontare le problematiche legate alle relazioni, intervenire sul campo con l’ausilio di psicologi”. “Abbiamo coinvolto- ha sottolineato- 530 ragazzi di 34 scuole, oltre agli insegnanti e ai genitori”.

Il direttore Servizio dipendenze patologiche a Forlì dell’Ausl Romagna, Edoardo Polidori, ha voluto evidenziare che “il mondo virtuale non è un’alternativa a quello reale, è integrato: anche sul web dobbiamo seguire i nostri giovani, affrontare determinate tematiche, abbiamo aperto più di 200 chat”. “La nostra strategia- ha aggiunto- si basa sulla promozione della cultura, della salute, e sulla responsabilizzazione delle scelte. I giovani si devono fidare di noi, questo è il senso della prevenzione”. Occorrono, ha concluso, “più controlli, più relazioni, più convivenza civile: è necessario investite sul territorio, con il sostegno della Regione”.

La referente per la prevenzione e responsabile ‘Unità salute e città sana’ del Comune di Bologna, Maria Cristina Zambon, ha parlato del progetto ‘Guida la notte’, “che ha l’obiettivo di promuovere corretti stili di vita, rivolto a giovani che vanno dai 18 ai 30 anni”. “È necessario- ha sottolineato- mettere il territorio al centro, con interventi sistematici e strutturati nel tempo”. Ha poi descritto il progetto ‘Area 15’, attivato nella zona universitaria di Bologna.

Al termine degli interventi dei cinque relatori, sono intervenuti alcuni consiglieri regionali.

Raffaella Sensoli (M5s) ha rimarcato “l’importanza del dialogare con i giovani, del confronto”. Ricordando “l’impegno deil M5s per contrastare l’utilizzo di alcolici nelle sale gioco”.

Giuseppe Paruolo (Pd) ha ribadito “la necessita di coordinare tutte queste azioni di prevenzione, per comprendere meglio l’ammontare dei rischi”. Francesca Marchetti (Pd) ha parlato di “promozione della cultura della responsabilità e del sapere, pianificando l’analisi del contesto su cui si agisce”.

Al termine dell’incontro, il presidente Paolo Zoffoli ha sottolineato “l’importanza della rete dei progetti territoriali”.

(cr)

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