Sanità e welfare

Sanità Imola. Marchetti (Ln) chiede presenza del medico per interventi del 118 con casi gravi

Il consigliere rileva, citando dati forniti dall’Ausl, che “il numero dei mezzi e degli operatori sanitari impiegati nel settore di emergenza territoriale a Imola è insufficiente per garantire un’adeguata assistenza”

“L’assistenza del servizio di emergenza territoriale deve essere erogata da figure professionali che possono garantire un’assistenza adeguata”. A chiederlo, in un’interrogazione alla Giunta, è Daniele Marchetti (Ln), rilevando inadeguatezze nella gestione, nell’imolese, di alcuni interventi urgenti del 118.

Dai dati forniti dall’Ausl di Imola, spiega il consigliere, “risulta che nel 2016 il mezzo medicalizzato non è intervenuto su codici di gravità di rientro 3 (paziente molto critico, con uno o più parametri vitali assenti, in pericolo di vita) nel 9,4 per cento dei casi, nel 2015 si era arrivati al 7,7 per cento”. Pur riconoscendo, evidenzia il leghista, “l’importanza del compito svolto dai volontari, non è accettabile che pazienti in gravi condizioni non siano seguiti da personale medico e infermieristico”.

Inoltre, aggiunge Marchetti, “dai dati emerge anche che il numero dei mezzi e degli operatori sanitari impiegati nel settore di emergenza territoriale dell’Ausl di Imola è insufficiente per garantire un’adeguata assistenza”. Il consigliere sollecita quindi l’intervento della Giunta regionale.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/leggi-e-atti/oggetti-assembleari)

(Cristian Casali)

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