Sanità e welfare

Gibertoni (M5s): mobilità sanitaria passiva in aumento nei comuni terremotati

La consigliera punta il dito contro i tagli dei servizi sanitari e dei posti e contro l’utilizzo improprio dei fondi per la ricostruzione post-sismica e chiede l’intervento della Giunta regionale

Giulia Gibertoni

Giulia Gibertoni (M5s) interviene sul fenomeno della mobilità sanitaria passiva nel territorio dell’Ausl di Modena, in particolare nella zona dell’Unione Comuni modenesi Area Nord, che dal 2010 vede un costante aumento di cittadini andare a farsi curare fuori provincia e fuori regione, chiedendo alla Giunta regionale di intervenire per arrestare il fenomeno, in massima parte dovuto – secondo la consigliera – all’utilizzo dei fondi previsti per il potenziamento post-sismico dei servizi sanitari per finanziare opere esterne all’area del cratere.

L’Unione Comuni modenesi Area Nord – si legge nell’interrogazione presentata in Regione – nel 2010 registrava una mobilità sanitaria passiva del 22%; successivamente, in particolare dopo il sisma del 2012, il fenomeno si è ampliato fino a raggiungere, nel 2013, un saldo negativo del 30%, con quasi 190mila modenesi che sono andati a curarsi negli ambulatori specialistici e negli ospedali della Bassa lombarda e veneta. Il fenomeno, nel periodo interessato, ha comportato, a carico del bilancio sanitario del territorio modenese, una spesa di 18 milioni e 380mila euro. Secondo la consigliera, questo fenomeno di mobilità sanitaria passiva sarebbe solo in minima parte da attribuire alla libera scelta del cittadino, mentre, invece, si tratterebbe, nella quasi totalità dei casi, di carente risposta sanitaria nel territorio. Le cause – riporta l’esponente dei 5stelle – sono imputabili al taglio dei servizi e dei posti letto e alla contestuale progressiva destinazione dei fondi destinati al ripristino dei servizi sanitari nel cratere del terremoto alla realizzazione di tali servizi o di altre opere in territori limitrofi. Scelte di politica sanitaria – rincara la pentastellata – volute dai vertici regionali e provinciali della Sanità e attuate dai dirigenti dell’Ausl di Modena, che dal 2012, proprio per il loro zelo, si sono visti attribuire elevati premi di produttività: 4.284.504,49 euro nel 2012, 4.461.309,88 euro nel 2013, 4.690.551,33 nel 2014 e 4.245.958,94 euro nel 2015.

Gibertoni, pertanto, chiede alla Giunta “quali azioni intenda attuare per contrastare il fenomeno della mobilità sanitaria passiva nella provincia di Modena, in particolare nel territorio dell’Unione Comuni modenesi Area Nord, e per evitare che le risorse finanziarie destinate alla ricostruzione post-sismica vengano utilizzate per finanziare opere esterne all’area del cratere”. Domanda, infine, “se non ritenga opportuno, alla luce dei risultati negativi dovuti alla mobilità sanitaria passiva, ridurre o azzerare i fondi incentivanti destinati ai vertici della sanità modenese, destinandoli al potenziamento dei servizi sanitari nel territorio colpito dal terremoto”.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili online sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/leggi-e-atti/oggetti-assembleari)

(Luca Govoni)

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