Sanità e welfare

Sanità. Pompignoli (Ln): perché Ausl Romagna chiude ufficio di comunicazione?/ foto

Il leghista sottolinea che la soppressione della struttura è avvenuta solo un anno e mezzo dopo la sua istituzione e in concomitanza con il pensionamento del dirigente

Per quali motivi l’Ausl di Romagna ha soppresso la struttura “Sviluppo sistemi relazionali” che svolgeva funzione di comunicazione pubblica a solo un anno e mezzo dalla sua istituzione? Lo chiede Massimiliano Pompignoli (Lega Nord) in un’interrogazione alla Regione, sottolineando anche il fatto che tale soppressione sarebbe avvenuta in concomitanza con il pensionamento del dirigente al quale era stato affidato l’incarico di direzione. Non solo, il leghista fa notare la presenza di altri candidati idonei che avrebbero potuto ricoprire quel ruolo di responsabilità, non solo un anno e mezzo fa quando fu scelto il dirigente alle soglie del pensionamento, ma che potrebbero farlo anche ora, invece di far sopprimere la struttura appena istituita.

Il personale che svolgeva attività di comunicazione sarebbe poi stato trasferito, come si legge nell’atto, in un’altra struttura con funzioni prettamente amministrative, in netto contrasto con la Legge 150/2000 sulla comunicazione pubblica. “Non si può”, aggiunge Pompignoli, “privare un’azienda sanitaria con un bacino di utenza di 1,2 milioni di abitanti e 15.00 dipendenti, di una così fondamentale funzione come quella di comunicazione e informazione”.

Il consigliere chiede anche se corrisponda al vero il fatto che “il direttore generale dell’azienda sanitaria continui ad avvalersi della consulenza – seppur a suo dire gratuita- dell’ex dirigente medico ormai pensionato della struttura soppressa”.
“All’interno dell’Ausl di Romagna”, commenta Pompignoli, “emerge un modo di governare la sanità pubblica connotato quanto meno da improvvisazione, privo di una visione di lungo periodo”.

(Francesca Mezzadri)

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