Sanità e welfare

Sanità Reggio, via libera dell’Assemblea legislativa alla fusione tra Santa Maria Nuova e Ausl

Per la maggioranza “un processo che parte dal territorio”, la Lega ha lamentato “scarsa condivisione con le opposizioni”. L’assessore Venturi: “Lasceremo a Reggio Emilia tutte le risorse che si renderanno disponibili dalla fusione”

Roberta Mori (Pd)

Ok dell’Assemblea legislativa al progetto di fusione di Ausl e Azienda ospedaliera “Arcispedale Santa Maria Nuova” di Reggio Emilia, sì di Pd, Si, AltraER e Misto-Mdp; astenuti Ln, M5s e Fdi-An.

“Un processo che parte dal territorio, non una fusione a freddo, con la finalità di potenziare la qualità dei servizi nell’interesse della collettività”. La relatrice del provvedimento, Roberta Mori (Pd), così ha illustrato i contenuti del provvedimento.

Ausl e Santa Maria Nuova, ha rimarcato Mori, “già da tempo hanno sperimentato forme di integrazione nella programmazione, nella gestione e nella produzione dei servizi sanitari”. Due strutture, ha evidenziato, “che non hanno problemi di bilancio”.

Dal primo luglio verrà trasferito all’Ausl il patrimonio dell’Azienda ospedaliera, beni mobili e immobili, i due direttori generali assicureranno tutti gli adempimenti organizzativi, gestionali, fiscali, economico-finanziari e patrimoniali necessari alla fusione.

Infine, la relatrice della legge ha sottolineato che l’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs), struttura attiva in ambito oncologico con tecnologie avanzate, “manterrà la sua autonomia”.

Nel provvedimento sono, inoltre, dettate misure organizzative dirette a perseguire politiche di prevenzione della corruzione e di promozione della trasparenza, nonché norme per l’istituzione dei registri di rilevante interesse regionale (registri di tumori e di altre patologie).

Gabriele Delmonte (Lega Nord)

Gabriele Delmonte (Ln), pur accogliendo in modo positivo la fusione tra l’Arcispedale e l’Ausl, ha chiesto di “non trascurare” le realtà sanitarie più piccole, “che non sono il Santa Maria Nuova”, e ha invitato ad abbreviare i tempi di monitoraggio del progetto, “per una più pronta valutazione”. Inoltre, ha lamentato “scarsa condivisione con le opposizioni, all’esterno dell’Assemblea legislativa, nell’attuazione di questo percorso”.

Silvia Prodi
Silvia Prodi (Misto-Mdp)

“Un processo condiviso, che si sta compiendo- ha poi rimarcato Silvia Prodi (Misto-Mdp) in un modo esemplare”. La consigliera, inoltre, ha manifestato apprezzamento per la scelta di garantire continuità alle attività dell’Irccs.

“Accogliamo positivamente l’adozione di questo progetto di legge- è intervenuto Yuri Torri (Si)– che auspichiamo si caratterizzi per il rafforzamento dei legami tra sistema sanitario e territorio e per il potenziamento della qualità dei servizi”. Il consigliere ha inoltre posto l’accento sull’importanza di

Yuri Torri (Si)

“garantire benessere e stabilità ai lavoratori”.

Questa fusione, è intervenuto quindi l’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, “rappresenta una grande novità, parte dalle comunità, lasceremo a Reggio Emilia tutte le risorse che si renderanno disponibili dalla fusione”.

All’assessore fa eco il presidente della Giunta, Stefano Bonaccini: “Puntiamo davvero a una rete più efficiente nella risposta che il servizio pubblico deve ai cittadini”.

(Cristian Casali)

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