Sanità e welfare

SANITA’ ROMAGNA. AUSL UNICA, POMPIGNOLI (LN): ‘SACRIFICATI PICCOLI PRESIDI TERRITORIALI MA MOLTIPLICATO APPARATO AMMINISTRATIVO. QUANTI I NUOVI DIRIGENTI?’

SANITA’ ROMAGNA. AUSL UNICA, POMPIGNOLI (LN): ‘SACRIFICATI PICCOLI PRESIDI TERRITORIALI MA MOLTIPLICATO APPARATO AMMINISTRATIVO. QUANTI I NUOVI DIRIGENTI?’

Il 18 dicembre 2014, il direttore generale Des Dorides ha presentato ai membri dell’ufficio di presidenza della Conferenza territoriale socio sanitaria (Ctss) l’Atto aziendale della nuova Ausl unica di Romagna, “il cui testo descrive, secondo quanto riportato dalla stessa azienda, l’assetto, la filosofia organizzativa e i principi nonché gli obiettivi dell’ente che dovranno poi essere tradotti in progetti e programmi di attività declinati sul territorio romagnolo”.

Lo scrive il consigliere Massimiliano Pompignoli (Lega nord) in un’interrogazione rivolta alla Giunta regionale, in cui sostiene che il documento, “di fatto, non risponde alle preoccupazioni di medici e infermieri” e che, dopo oltre un anno dal taglio del nastro, “nulla è cambiato”.

“Criticità e incognite – sottolinea – sono all’ordine del giorno: blocco del turn over, liste di attesa in aumento e personale sanitario demansionato e demotivato”, una situazione che “sta incidendo sulla qualità del servizio socio sanitario innescando un irreversibile depauperamento della società civile”.

“La strategia operativa della direzione aziendale dell’Ausl unica, infatti, tende a sacrificare – a parere di Pompignoli – le piccole realtà ospedaliere romagnole, come per esempio i presidi di Bagno di Romagna, Santa Sofia, Santarcangelo di Romagna, Novafeltria etc…, declassandole a ‘ospedali di comunità’ e/o a cosiddette ‘case della salute’, per lasciare spazio al moltiplicarsi di dirigenti e personale amministrativo che sembrerebbe non subire il taglio semplicistico imposto, per contro, ai piccoli nosocomi di vallata”.

Al contrario, aggiunge, “in tutti questi anni gli ospedali minori non soltanto hanno ben risposto alla domanda di cura e assistenza dei cittadini, ma hanno anche garantito supporto e sgravio lavorativo agli ospedali metropolitani evitandone il collasso”.

Pompignoli chiede quindi di conoscere le nuove assunzioni di personale dirigenziale a partire dal 1^ gennaio 2014 (data inaugurale dell’Ausl unica di Romagna), il livello reddituale assegnato a ciascuno di essi e gli eventuali “premi” concessi e vuole chiarimenti sulla reale proporzione tra personale dirigenziale e operatori di corsia (medici, primari e infermieri), in modo da fare luce sui costi dell’intero apparato ospedaliero. (AC)

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