Sanità e welfare

SANITÀ. VIA LIBERA IN COMMISSIONE A 80 MILIONI DI EURO DI INVESTIMENTI: 19 PER LA PEDIATRIA A BOLOGNA, 17,6 PER LE SALE OPERATORIE IN ROMAGNA, 11 PER “L’OSPEDALE DEL BAMBINO” A REGGIO EMILIA

Il parere definitivo sull’atto in Assemblea legislativa nella seconda settimana di aprile. 75,6 Milioni di euro sono risorse statali, cofinanziamento della Regione per il 5% (4 milioni). Tutti gli investimenti suddivisi per azienda sanitaria

Via libera in commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta da Paolo Zoffoli, alla delibera di Giunta che va a definire investimenti nelle Aziende Usl per 79.622.232 euro, di cui 75,6 di risorse statali e 4 stanziati dalla Regione Emilia-Romagna, come addendum al “Programma straordinario di investimenti in sanità”. Il documento, che ha ricevuto il parere positivo del Gruppo Pd e l’astensione di Ln e Fdi-An, è atteso ora al voto in Assemblea legislativa intorno alla metà di aprile.

A ricevere il finanziamento più cospicuo l’Azienda ospedaliera di Bologna, a cui saranno destinati 19 milioni di euro per il riordino e la riqualificazione delle strutture dell’area pediatrica nell’ambito del Polo materno-infantile. All’Ausl della Romagna saranno stanziati 17,6 milioni di euro, 13 per la ristrutturazione e l’adeguamento dei blocchi operatori e delle aree intensive e per il completamento della dotazione tecnologica delle are di emergenza e di urgenza e 4,6 per l’ammodernamento dei sistemi e delle tecnologie di diagnostica per immagini. Il terzo investimento per importanza è quello da 11 milioni di euro con cui l’Azienda ospedaliera di Reggio Emilia pagherà la realizzazione del secondo lotto funzionale del Mire (Maternità e infanzia di Reggio Emilia – il cosiddetto “Ospedale del bambino”).

All’Ausl di Piacenza vanno 4,65 milioni di euro, 3,5 per l’ammodernamento delle tecnologie biomediche e 1,15 per l’adeguamento normativo dell’Ospedale di Bobbio. A Parma sono in arrivo 6,5 milioni di euro: 5 all’Aosp per la realizzazione del nuovo day-hospital oncoematologico e centro prelievi, all’Ausl invece 800.000 euro per la realizzazione della Casa della salute di Fornovo Taro e 665.000 per il miglioramento sismico e la ridistribuzione funzionale del corpo storico dell’ospedale di Borgo Val di Taro. I fondi per l’Ausl di Reggio Emilia sono 3,1 milioni, e verranno tutti ripartiti in provincia: 1,1 per la Casa della salute di Casalgrande, 1,3 per quella di Castelnovo Sotto e 700.000 euro per la ristrutturazione e l’adeguamento antincendio del fabbricato poliambulatoriale di Correggio.

Stanziati per Modena 8 milioni di euro: 2,5 milioni per l’Azienda ospedaliera, di cui 1 per la ristrutturazione degli spazi per la senologia clinica e lo screening , 1 per l’ammodernamento delle tecnologie biomediche e informatiche e 0,5 per l’ammodernamento tecnologico e impiantistico; 5,5 per l’Azienda sanitaria per la ristrutturazione del corpo 2 dell’ospedale di Mirandola e l’adeguamento del Centro prelievi (2 milioni), l’ammodernamento delle tecnologie Ict (1,5 milioni) e 2 per l’ammodernamento delle tecnologie biomediche (2 milioni).

All’Ausl di Bologna arrivano 5 milioni, di cui 3,4 per il nuovo pronto soccorso dell’Ospedale di Bentivoglio e 1,6 per l’ammodernamento delle tecnologie biomediche, all’Istituto ortopedico Rizzoli 1,15 milioni sempre per l’acquisto di apparecchiature biomediche, mentre all’Ausl di Imola spettano 900.000 euro per il miglioramento della sicurezza nei presidi ospedalieri. Infine, con 1,05 milioni di euro l’Azienda ospedaliera di Ferrara provvederà ad acquistare un nuovo macchinario per la risonanza magnetica, mentre all’Azienda sanitaria della città estense spetta 1 milione per la ristrutturazione dell’ex ospedale Sant’Anna per funzioni territoriali e 600.000 euro per l’implementazione e l’adeguamento normativo dell’impianto elettrico dell’Ospedale del Delta a Lagosanto.

Come spiega la direttrice generale dell’assessorato alla Sanità, Kyriakoula Petropulacos, “sono fondi la cui programmazione era già avvenuta nel 2013, e quindi in alcuni casi abbiamo dovuto riformulare gli investimenti davanti a interventi realizzati o divenuti non più prioritari dato il passare del tempo: in ogni caso la nostra Regione, avendo completamento l’iter per tempo, ha potuto godere di un riconoscimento al 100%”.

Mirco Bagnari (Pd) è intervenuto per ricordare che “parliamo di risorse che vengono addirittura dalla legge fnanziaria del 2008, che incrementava di 3 miliardi di euro gli stanziamenti per il patrimonio sanitario pubblico: nel frattempo molte altre Regioni non hanno fatto il loro dovere, l’Emilia-Romagna invece ha continuato a crederci e investire. Il miglioramento dell’impiantistica è fondamentale per una sanità di qualità e quindi per la sicurezza dei cittadini”.

Tommaso Foti (Fdi-An) ha chiesto invece maggiori specificazioni sulle destinazioni degli investimenti, a partire da un elenco dettagliato degli interventi, in particolare per quanto riguarda l’Ausl della Romagna. Petrapulacos ha informato il consigliere che i fondi saranno ripartiti su tutti e quattro gli ospedali provinciali, quindi Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini.

(jf)

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