Scuola giovani e cultura

SCUOLA. 4,1 MILIONI PER QUELLE DELL’INFANZIA, VIA LIBERA DELL’ASSEMBLEA LEGISLATIVA: IN EMILIA-ROMAGNA OLTRE 114 MILA BAMBINI ISCRITTI

Silvia Prodi (Pd): “Azioni che consentono di rafforzare la programmazione degli interventi nel settore dei servizi 3-6 anni”. Giulia Gibertoni (M5s): “Dobbiamo porre l’attenzione sull’articolo 33 della Costituzione: le scuole paritarie possono esistere ma senza oneri per lo Stato”. L’assessore Gualmini: “Siamo in un’epoca in cui è necessario collaborare con il privato, l’obiettivo è quello di dare il massimo dal punto di vista educativo-pedagogico ai nostri bambini”

4,1 milioni di euro per le scuole dell’infanzia, via libera dell’Aula. Con il sì di Pd, Sel e AltraER, l’astensione di Ln, Fi e Fdi-An e il no del M5s, l’Assemblea legislativa ha approvato la delibera di Giunta ‘Indirizzi per gli interventi di qualificazione delle scuole dell’infanzia del sistema nazionale di istruzione e degli enti locali nonché per le azioni di miglioramento della proposta educativa e del relativo contesto e per gli interventi di rilevanza regionale’.

“Confermato nel 2016- ha riferito Silvia Prodi (Pd)– il finanziamento da 4,1 milioni di euro per le scuole paritarie dell’infanzia, comunali e private. Con questo documento vengono definiti gli indirizzi, sul piano programmatico, utili ad offrire un quadro unitario e organico di riferimento per quanto riguarda la qualificazione e il miglioramento della proposta educativa, tramite la realizzazione di progetti e di iniziative rivolte ai bambini e alle bambine delle scuole dell’infanzia, con peculiare riferimento alla continuità e al raccordo interistituzionale”.

“Azioni- ha proseguito- che consentono di rafforzare la programmazione degli interventi nel settore dei servizi 3-6 anni, attraverso progetti di innovazione del contesto, del rapporto educativo e delle prestazioni offerte, oltre a interventi di qualificazione delle scuole. Confermata anche la figura del coordinatore pedagogico, strategico per la qualità dell’offerta educativa”. Un sistema, ha aggiunto Prodi, “che contempera le differenze territoriali, con particolare attenzione alle zone montane”. La scuola dell’infanzia, ha concluso la consigliera, “è un diritto per tutti i bambini della nostra regione”.

Giulia Gibertoni (M5s) ha chiarito che “per noi il voto è contrario, è evidente uno sbilanciamento tra domanda e offerta. Dobbiamo porre l’attenzione sull’articolo 33 della Costituzione: le scuole paritarie possono esistere ma senza oneri per lo Stato”.

L’assessore alle Politiche di welfare e politiche abitative, Elisabetta Gualmini, ha rimarcato il fatto che “da circa 20 anni il nostro è un sistema integrato di offerta formativa”. “Siamo in un’epoca- ha aggiunto- in cui è necessario collaborare con il privato, l’obiettivo è quello di dare il massimo dal punto di vista educativo-pedagogico ai nostri bambini”. In Emilia-Romagna, ha concluso, “il welfare ha funzionato benissimo, tutti i bambini devono avere una possibilità di formazione”.

In Emilia-Romagna si contano 732 scuole dell’infanzia statali (46,86%) e 830 scuole non statali (53,14%).

Forlì-Cesena
con il 63,76% (95 scuole), Piacenza con il 63,46% (66) e Modena con il 51,68% (123) sono le province con la percentuale più elevata di scuole per l’infanzia statali; seguono Rimini (47,69%, 62), la Città metropolitana di Bologna (47,21%, 161), Parma (44,76%, 64), Ferrara (38,28%, 49), Ravenna (38,21%, 47) e Reggio Emilia (31,55%, 65).

Reggio Emilia (68,45%, 141 scuole), Ravenna (61,79%, 76) e Ferrara (61,72%, 79) quelle con la maggiore prevalenza di scuole non statali; seguono Parma (55,24%, 79), Città metropolitana di Bologna (52,79%, 180), Rimini (52,31%, 68), Piacenza (36,54%, 38) e Forlì-Cesena (52,31%, 68).

Tra le scuole non statali finanziate attraverso la delibera approvata, 280 sono comunali, 546 private e 4 con altre tipologie. 

Quanto alle iscrizioni dei bambini, Piacenza (64,31%, 4.460 iscrizioni), Forlì-Cesena (62,54%, 6.565), Modena (53,77%, 10.381) e la Città metropolitana di Bologna (50,43%, 12.971) sono le province con le percentuali maggiori di bambini iscritti alle scuole statali; seguono Ravenna (48,14%, 4.805), Rimini (46,47%, 4.170), Parma (43,38%, 4.735), Ferrara (39,33%, 3.000) e Reggio Emilia (29,62%, 4.353).

Reggio Emilia (70,38%, 10.343 bambini), Ferrara (60,67%, 4.627), Parma (56,62%, 6.181), Rimini (53,53%, 4.804) e Ravenna (51,86%, 5.176) quelle con più iscritti alle scuole non statali; seguono la Città metropolitana di Bologna (49,57%, 12.751), Modena (46,23%, 8.924), Forlì-Cesena (37,46%, 3.932) e Piacenza (35,69%, 2.475). 

(cr)

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