Scuola giovani e cultura

Scuola Bologna. Marchetti (Ln): dubbi su disposizione ‘vieta merendine’ in primarie bolognesi

Il consigliere parla di “imposizione causa di disagi per genitori e alunni” e chiede alla Giunta di “promuovere linee guida uniformi per le scuole della regione”

La decisione del preside delle scuole primarie Bombicci, XXI Aprile, Armandi-Avogli e Manzolini di Bologna di vietare le merendine, imponendo ai genitori degli alunni di fornire solo frutta fresca o secca e verdura, è oggetto di un’interrogazione presentata in Regione da Daniele Marchetti (Lega Nord), che chiede alla Giunta di promuovere linee guida uniformi per le scuole della regione.

Ogni iniziativa volta a migliorare le abitudini alimentari dei bambini – si legge nell’atto ispettivo – è utile e da sostenere, ma nelle scuole, come quelle di Bologna, in cui sono state introdotte disposizioni “vieta merendine” si sono verificati disagi sia per i genitori, non adeguatamente informati e con sufficiente preavviso, sia per gli alunni, in particolare quelli impossibilitati, per motivi medici, a seguire la dieta imposta, costretti al digiuno per mancanza di alternative. Secondo il consigliere, la promozione di una corretta alimentazione deve passare attraverso l’insegnamento e non mediante imposizioni.

Marchetti, pertanto, chiede alla Giunta regionale “quale sia la sua opinione in merito alla decisione del preside delle primarie bolognesi e se intenda promuovere linee guida uniformi per le scuole della regione”.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili online sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/leggi-e-atti/oggetti-assembleari)

(Luca Govoni)

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