Governo locale e legalità

Sgombero Labas. Taruffi (Si): “Decisione incomprensibile”; Alleva (Aer): restituire a Bologna i laboratori

Doppia interrogazione in Regione per chiarire lo sgombero dell’ex caserma Masini, il suo futuro e quello delle attività del collettivo Làbas

Restituire a Bologna i “preziosi laboratori autogestiti” e spiegare il perché si è proceduto allo sgombero dell’ex caserma Masini sede dal novembre 2012 del collettivo Làbas. A chiederlo attraverso due interrogazioni distinte sono Piergiovanni Alleva, consigliere di Altra Emilia-Romagna, e Igor Taruffi di Sinistra italiana. I due consiglieri infatti, attraverso gli atti ispettivi, esprimono il loro rammarico per un’azione “incomprensibile”, sottolinea Taruffi, che si inserisce in in un periodo, gli fa eco Alleva, “di repressioni violente inaugurato dalla città di Bologna”.

Piergiovanni Alleva
Piergiovanni Alleva (Aer)

Ed è proprio il capogruppo di Altra Emilia-Romagna a chiedere alla Regione di “adoperarsi per restituire alla città di Bologna questi preziosi laboratori autogestiti di partecipazione e sperimentazione sociale”. Mentre Taruffi nell’atto ispettivo sottolinea come “appare incomprensibile la decisione di procedere allo sgombero di una realtà come quella del centro sociale Labas, anche alla luce del fatto che da mesi erano aperti con la proprietà canali di dialogo per verificare le modalità con cui rendere compatibili eventuali immediati interessi della proprietà stessa con l’interesse comune al mantenimento di un’esperienza tanto vivace e utile”.

Igor Taruffi
Igor Taruffi (Si)

Il capogruppo di Sinistra italiana domanda perciò alla giunta se sia a conoscenza della sede istituzionale nella quale sia stato deciso lo sgombero e se siano state adeguatamente percorse tutte le possibili ipotesi alternative. Con l’interrogazione Taruffi vuole anche sapere se la Regione sia a conoscenza di eventuali concreti e immediati progetti di utilizzo dell’area da parte della proprietà e, nel caso, di che tipo di interventi si tratti.

Il collettivo che ha gestito il centro sociale in via Orfeo- segnala il Taruffi- “negli anni, ha saputo tessere una importante rete di contatto e di servizi all’interno del quartiere Santo Stefano, diventandone in breve tempo un importante spazio di aggregazione civica e di socialità. Nel tempo sono state tante e qualificate le collaborazioni e le iniziative realizzate all’interno del centro”. Tra queste: la collaborazione con Campi aperti, la iniziative in favore dei minori e il progetto ‘Accoglienza degna’ per dare un tetto a chi si trovi senza un punto di riferimento in città. Tutto ciò considerato, l’esponente di Sinistra italiana chiede quindi all’esecutivo regionale: “Quali azioni voglia mettere in campo per arrivare ad una diversa soluzione che salvaguardi il valore civico e l’esperienza positiva di Labas”.

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