Governo locale e legalità

SISMA. GIBERTONI (M5S): EDIFICI RELIGIOSI E BENI CULTURALI, “EVIDENTI RITARDI” E INFORMAZIONI DISCORDANTI

La consigliera chiede chiarezza sul rapporto tra i finanziamenti ministeriali e quelli della legge regionale 16/2012

Giulia Gibertoni (M5s) contesta “i ricorrenti annunci sul trionfale avanzamento della ricostruzione a ogni anniversario del sisma”: la realtà, al contrario, è che “la legge 16/2012, a quattro anni dalla promulgazione, ha fallito i suoi obiettivi e chiunque, passando dai centri storici di Concordia, Cavezzo, Mirandola, San Felice e Finale, può rendersene conto”.

Prende spunto da questa constatazione un’interrogazione rivolta alla Giunta regionale, dove la consigliera evidenzia che “altrettanto vale per il patrimonio culturale e religioso: la stragrande maggioranza degli edifici colpiti è infatti ancora ‘fasciato’ dalle opere provvisionali di messa in sicurezza”.

La consigliera punta il dito sugli “evidenti ritardi accumulati, in particolare per gli edifici religiosi e per i beni culturali”, che “non sono dovuti alla mancanza di fondi (la legge 16 dispone di cospicui finanziamenti) ma a ritardi ‘procedurali’ per il farraginoso sistema messo in piedi dalla Regione Emilia-Romagna, che, tra l’altro non garantisce nemmeno la qualità dell’esecuzione delle opere”.

Gibertoni fa poi riferimento “alla notizia di una erogazione di oltre 51 milioni di euro da parte del Mibact (Ministero dei beni e delle attività culturali), con cui ‘potranno essere aperti 21 nuovi cantieri in Emilia Romagna per restaurare monumenti di grande valore artistico a Bologna e in alcuni centri colpiti dal terremoto del 2012’”. Anche in questo caso la consigliera ritiene che si debba intervenire “sui meccanismi che presiedono alla valutazione, erogazione e controllo della spesa che a tutt’oggi hanno fallit