Imprese lavoro e turismo

Spiagge, Bagnari e altri nove Pd: Il governo normi le concessioni demaniali della Bolkestein

Risoluzione dei democratici chiede anche alla giunta prima della scadenza delle concessioni nel 2020 di verificare se si può approvare una norma regionale

spiagge romagna
Mirco Bagnari (Pd)

“Sbloccare in tempi rapidi la situazione di incertezza in cui versa il settore balneare, che ha di fatto comportato una stasi negli investimenti degli operatori, rischiando di impoverire l’attrattività generata nel nostro territorio da un settore così rilevante per l’economia regionale, che peraltro si è sempre connotato per innovatività e qualità dell’offerta”. È il Partito democratico a chiedere, con una risoluzione (primo firmatario Mirco Bagnari), l’intervento dell’esecutivo regionale per sollecitare il governo nazionale, sull’applicazione della cosiddetta direttiva Bolkestein, ad approvare una riforma organica delle concessioni demaniali.

La Regione Emilia-Romagna, spiegano gli esponenti del Pd, “ha più volte rappresentato nelle sedi competenti l’urgenza di adottare a livello nazionale una legge complessiva di riordino delle concessioni demaniali, che definisca principi generali e linee guida che consentano ai diversi livelli territoriali di intervenire nel settore, tenendo conto delle differenze che caratterizzano i modelli di sviluppo turistico delle regioni italiane”. Il precedente governo, rimarcano, “dopo anni di proroghe, dichiarate peraltro illegittime e contrarie ai principi della direttiva Bolkestein, aveva avviato un percorso per dare soluzione al problema, attraverso una legge delega, che conteneva alcuni significativi elementi di garanzia, riconoscimento e tutela dei concessionari, disegno di legge che è però decaduto in ragione della scadenza della legislatura”.

I consiglieri chiedono anche al governo regionale di “verificare, visto l’approssimarsi della scadenza delle concessioni (nel 2020), se esistono o meno i presupposti, introducendo il principio della clausola di cedevolezza, di approvare una norma regionale legittima che disciplini la materia”.

L’atto è stato sottoscritto anche da Marcella Zappaterra, Gianni Bessi, Nadia Rossi, Paolo Calvano, Paolo Zoffoli, Massimo Iotti, Valentina Ravaioli, Manuela Rontini e Lia Montalti.

(Cristian Casali)

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