Sanità e welfare

Stupro Rimini. Bignami (Fi) su “commento choc”: provvedimenti anche per cooperativa se autore è mediatore culturale

In un’interrogazione, il consigliere chiede quali modalità utilizzino le cooperative che operano nel settore migranti per selezionare i mediatori culturali

Galeazzo Bignami
Galeazzo Bignami (Fi)

Indagare sulle modalità con cui le cooperative che operano nel settore dell’accoglienza e dell’immigrazione selezionano i mediatori culturali e sulla base di quale formazione e preparazione specifica.

Lo chiede Galeazzo Bignami (Fi) in un’interrogazione alla Giunta regionale, prendendo spunto dal “commento choc” di un ragazzo, riportato dalla stampa nazionale e locale e apparso proprio sulla pagina facebook di un quotidiano, sul “terribile fatto di cronaca riguardante lo stupro di una ragazza avvenuto a Rimini”.

Il giovane, – riferisce il consigliere – che sul proprio profilo facebook dichiara “di essere mediatore culturale e di lavorare per una nota cooperativa che opera nel campo dell’accoglienza e dell’immigrazione”, ha affermato “che lo stupro è un atto brutto solo all’inizio, ‘poi la donna si calma e si gode come un rapporto sessuale normale’”, suscitando “immediate reazioni fortemente indignate”, tanto che “anche la cooperativa ha dichiarato che avrebbe proceduto alle opportune verifiche”, per assumere, nel caso di riscontri positivi, “i necessari provvedimenti”.

Se l’autore del commento dovesse risultare effettivamente un mediatore culturale, la Regione – a parere dell’sponente di Fi – non potrebbe esimersi dall’assumere iniziative, chiedendo conto alla cooperativa delle modalità di scelta dei propri operatori, in virtù delle responsabilità assunte nell’ambito delle politiche di accoglienza attuate con finanziamenti pubblici. E la verifica da parte della Giunta – rileva – è tanto più doverosa a fronte dei “cospicui finanziamenti regionali erogati alla cooperativa, verosimilmente anche per il pagamento dei mediatori culturali”.

Bignami chiede quindi all’esecutivo regionale di avviare una verifica per accertare se il giovane svolga l’attività di mediatore culturale per la cooperativa in questione e vuole sapere quali provvedimenti intenda assumere sia nei confronti dell’autore della frase, sia della cooperativa, a cui deve chiedere conto dei fatti esposti.

Il consigliere, infine, invita la Giunta a sollecitare verifiche anche da parte della Prefettura e dei numerosi Comuni che hanno affidato servizi alla cooperativa in questione e domanda se non si ritenga opportuno valutare il ritiro e/o la revoca dei finanziamenti pubblici che le sono elargiti.

(Antonella Celletti)

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