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TERME SALSOMAGGIORE. INTERROGAZIONE RAINIERI (LN) SU SITUAZIONE DEBITORIA: “TUTELARE CREDITI FORNITORI E LIMITARE DANNI ECONOMIA LOCALE”

Il consigliere chiede alla Giunta di vigilare sulle conseguenze della procedura concorsuale relativa ala Spa parmense, partecipata dalla Regione, che avrebbe accumulato debiti per 29 milioni con le banche e altri 14 tra fornitori e leasing

Terme di Salsomaggiore e Tabiano Spa è una società partecipata dal Comune di Salsomaggiore Terme, dalla Provincia di Parma e dalla Regione, che detiene il 23,43 % del capitale sociale. Dato “il protrarsi e l’aggravarsi della situazione di difficoltà economica e finanziaria della Spa”, i tre soci pubblici, all’inizio del 2015, “hanno dato mandato al Cda di affittare rami d’azienda, con l’esclusione specifica delle attività inerenti all’estrazione dell’acqua termale di Salsomaggiore”. Il 24 marzo e il 28 maggio, la Spa ha sottoscritto contratti di affitto con due società, “con canoni che paiono obiettivamente esigui”, ma poco dopo, il 14 luglio, il Cda ha presentato al Tribunale di Parma domanda di ammissione a concordato preventivo con riserva (in base all’articolo 61 comma 6 della legge fallimentare). Il Tribunale fallimentare di Parma ha accettato la domanda il 22 luglio 2015 e ha fissato al 12 dicembre 2015 l’udienza in cui sarà valutato la proposta di concordato preventivo.

Muove da queste premesse l’interrogazione alla Giunta presentata da Fabio Rainieri (Ln). Il consigliere sottolinea come “con la domanda di ammissione alla procedura fallimentare sono stati depositati presso il Tribunale di Parma i bilanci degli ultimi tre anni e l’elenco dei debitori e dei debiti che ammonterebbero, secondo notizie riportate dalla stampa, a 29 milioni con le banche, più altri 14 tra fornitori e leasing, a fronte di un fatturato di 17,5 milioni”.

Alla Giunta, Rainieri chiede innanzitutto “se nella domanda di ammissione al concordato preventivo il presidente di Terme di Salsomaggiore e Tabiano Spa avrebbe effettivamente considerato come condizione imprescindibile per accedere alla procedura concorsuale la risoluzione del contratto di leasing finanziario stipulato nel 2009 e la conseguente cancellazione del relativo ingente debito della società termale con le banche creditrici”. Nell’ipotesi per cui non sia risolto il contratto di leasing e venga rigettata la richiesta di concordato preventivo, cosa intenda fare la Regione, e come intenda tutelare, “nell’ambito della procedura concorsuale o al di fuori di essa, i crediti vantati dai fornitori per limitare il più possibile i danni al tessuto socio economico locale”.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)

(rg)

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