La Regione “si attivi presso l’Agenzia del demanio e i ministeri competenti affinché venga emanato un bando di gara per la gestione diretta e la valorizzazione del faro di Goro, nel ferrarese”. A chiederlo, in una interrogazione alla Giunta, è Alan Fabbri (Ln).
Il faro, specifica il consigliere, “di proprietà dello Stato, tramite l’Agenzia del demanio, era gestito in passato da una famiglia di Goro. Il 12 gennaio di quest’anno è scaduto il termine per il bando di gara ‘Concessione di valorizzazione – ex art. 3 bis del D.L. n. 351/2001 convertito con modificazioni dall’art. 1 della L. n. 410/2001 – di sette Fari di proprietà dello Stato gestiti dall’Agenzia del demanio’, tra i quali non è però compreso il faro di Goro”.
“Attualmente- rimarca l’esponente Ln- il faro di Goro si ritroverebbe quindi senza un gestore diretto, in stato di abbandono: la funzione turistico-ricettiva del faro rischia di venire compromessa, a scapito anche della sicurezza e della fruizione dell’area della sacca di Goro”.
In conclusione, Fabbri ricorda che “il faro di Goro, situato in un’area faunistica, è tra i punti di interesse turistico più significativi all’interno del Parco regionale del Delta del Po”.
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(cr)