Infrastrutture e trasporti

Trasporti Forlì-Cesena. Ln: “Agenzia mobilità, costi insostenibili per i piccoli comuni montani”

Nel mirino di Massimiliano Pompignoli (Ln) la nuova modalità di ripartizione delle quote a carico degli enti comunali decisa da AMR, l’Agenzia mobilità romagnola

Massimiliano Pompignoli (Lega Nord)

I costi del trasporto pubblico nella provincia di Forlì-Cesena sarebbero lievitati in maniera insostenibile, soprattutto per i Comuni più piccoli delle aree collinari e montane. E questo a causa della nuova modalità di ripartizione delle quote a carico degli enti comunali decisa da AMR, l’Agenzia mobilità romagnola. A denunciare la situazione è il consigliere regionale della Lega Nord Massimiliano Pompignoli, che in un’interrogazione chiede alla Giunta di bloccare il nuovo parametro di calcolo che ha sollevato le proteste dei sindaci dei Comuni penalizzati da questo esponenziale incremento dei costi.

Qualche esempio: per il Comune di Verghereto i contributi consortili totali destinati ad AMR passerebbero da 3.625 euro (2017) a 46mila euro, quota prevista nel 2018; Sarsina dovrà versare 44.122 euro a fronte dei 5.580 dell’anno precedente; per Mercato Saraceno la somma sale a quasi 91mila euro rispetto ai 22.243 del 2017. Nei grandi Comuni di pianura come Forlì e Cesena, al contrario, assistiamo a un decremento o a una crescita minima delle quote.

La nuova modalità di ripartizione sarebbe stata al centro dell’assemblea di AMR del 7 marzo, dove le Unioni dei Comuni coinvolte hanno presentato una proposta di mediazione per riequilibrare i costi, che, però, non sarebbe stata nemmeno discussa. “L’Agenzia mobilità romagnola- ha sottolineato il consigliere del Carroccio- sembra rientrare nel modello di quei ‘baracconi di Area vasta’ della Regione che dovrebbero semplificare le governance, snellire e rendere più efficienti i servizi, mentre accade regolarmente il contrario. Il trasporto pubblico locale romagnolo sembra trovarsi davanti a una sorta di sistema di scatole cinesi, tutt’altro che chiaro e trasparente”. Per questo il consigliere chiede all’esecutivo regionale di individuare i responsabili di questa situazione, che penalizza i servizi e, di conseguenza, i residenti dei Comuni dell’Alta Valle del Savio e dell’Alto Rubicone. Allo stesso tempo invita la Giunta a “bloccare immediatamente la nuova modalità di ripartizione per poterne verificare i criteri, le motivazione e gli obiettivi”.

(Giulia Paltrinieri)

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