La proposta di Federfarma e Assofarm – che rappresentano farmacia private e comunali – di distribuire i farmaci ospedalieri in farmacia, a titolo completamente gratuito, ovvero senza ulteriori costi per il cittadino finale e per l’istituzione, è stato inspiegabilmente inascoltato dalla Regione Emilia-Romagna”. Per questo i consiglieri della Lega, con una interrogazione a prima firma Matteo Rancan e sottoscritta anche da Daniele Marchetti, Matteo Montevecchi, Andrea Liverani, Valentina Stragliati, Maura Catellani, Emiliano Occhi, Michele Facci, Gabriele Delmonte, Massimiliano Pompignoli, Stefano Bargi, Fabio Bergamini, Fabio Rainieri, Simone Pelloni, chiedono alla giunta di “utilizzare il primo e più naturale canale di distribuzione del farmaco. Secondo il gruppo Lega, “è assurdo imporre alla cittadinanza lunghe file e spostamenti per raggiungere le strutture ospedaliere, per un servizio che gli utenti potrebbero trovare in prossimità dell’abitazione o addirittura ricevere a domicilio attraverso la collaborazione della Croce rossa”, ma nonostante questo “l’appello lanciato da Federfarma e Assofarm è rimasto inspiegabilmente inascoltato, e quando l’esigenza di soluzioni alternative si è fatta più stringente a causa dei decreti sono state adottate altre soluzioni, l’ultima – sottolineano i consiglieri del Carroccio – contenuta in una circolare del 23 marzo, che prevede la consegna dei farmaci da parte di volontari, rimborsati (quindi con un costo per la collettività), e senza alcuna formazione specifica cui vengono affidati farmaci, spesso delicati, che magari hanno bisogno di trasporti speciali in sicurezza ed invece viaggiano su mezzi totalmente inappropriati”. Dunque i leghisti interrogano la giunta per sapere “che giudizio esprima sull’offerta di Federfarma e Assofarm e per quale ragione si sia inspiegabilmente scelto di ricorrere a diversi canali distributivi, se sul tema della distribuzione del farmaco intenda finalmente abbandonare l’ostilità ideologica a collaborare con i farmacisti emiliano-romagnoli e, infine, quanto ancora debba aggravarsi l’emergenza perché si decida di utilizzare il primo e più naturale canale di distribuzione del farmaco ricordando come le farmacie pubbliche e private svolgano anche la consegna a domicilio per i pazienti anziani e non autosufficienti, utilizzando la Croce rossa”. “
31 Marzo 2020 11:33
Emergenza coronavirus. Lega: affidarsi alle farmacie per la distribuzione dei farmaci
Con una interrogazione a prima firma Rancan si chiede alla Giunta di accogliere la proposta di Federfarma e Assofarm
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31 Marzo 2020 11:33