COMUNICATO
Scuola giovani e cultura

Question time Bondavalli (Lista Bonaccini): “Garantire accesso allo sport ai minori stranieri”

La consigliera, in riferimento a un caso verificatosi a Reggio Emilia, chiede chiarimenti sui cambiamenti normativi in materia. Il sottosegretario Baruffi: “La possibilità di accedere alla pratica sportiva non è ristretta in maniera sostanziale. Il 12 ottobre previsto un tavolo con il mondo dello sport per fare il punto della situazione”

Garantire pieno accesso allo sport ai minori stranieri. È quanto chiede con un’interrogazione a risposta immediata in Aula Stefania Bonadavalli (Lista Bonaccini), facendo riferimento a un caso verificatosi in una società sportiva di Reggio Emilia in seguito ai recenti cambiamenti normativi in materia.

“Il presidente della società Progetto Aurora di Reggio Emilia -ha spiegato la consigliera- ha comunicato il diniego della Federazione italiana gioco calcio al tesseramento di otto bambini stranieri di Paesi extra Ue facenti parte della squadra con cui la società stessa avrebbe inteso partecipare al campionato federale della categoria Esordienti. Il diniego sarebbe stato determinato dalla abrogazione della legge 20/2012 riguardante l’integrazione sociale dei minori stranieri residenti in Italia mediante l’ammissione nelle società sportive. In realtà, l’abrogazione della norma è accompagnata da meccanismi che consentono deroghe e prevedono possibilità di regolare il tesseramento. Rispetto alla vicenda reggiana la Federazione ha replicato ipotizzando un’incomprensione e l’utilizzo di una procedura inadeguata”. Al momento, ha proseguito Bondavalli “la possibilità per i giovani di età superiore ai 10 anni di tesserarsi alle società calcistiche sussiste, ma con complicazioni di natura procedurale e tempistiche inadeguate nella comunicazione”.

La consigliera interroga quindi la giunta per chiedere di “adoperarsi nei confronti del ministero dello Sport e della Figc, affinché vengano individuate modalità di comunicazione chiare e univoche, facilitando così le società nella gestione delle procedure, con l’unico obiettivo di assicurare un accesso allo sport pienamente lineare ai minori stranieri”.

Ha risposto il sottosegretario alla presidenza di giunta Davide Baruffi: “Nell’ultimo decennio sono state introdotte norme per consentire il tesseramento dei minori stranieri residenti in Italia. Nel 2019 è stato di fatto abolito lo Ius soli sportivo ma la possibilità di accedere alla pratica non è stata ristretta in maniera sostanziale. Serve comunque una documentazione ulteriore: il certificato di iscrizione alla scuola italiana. E’ mancata una comunicazione tempestiva sulle nuove procedure. La Regione Emilia-Romagna dà allo sport un valore decisivo in termini di crescita e inclusione. Per avere un confronto diretto col mondo sportivo sono stati convocati, per il 12 ottobre, tavoli con le rappresentanze sportive regionali e istituzionali. All’ordine del giorno un confronto su questo tema con l’obiettivo di definire un quadro della situazione ed evidenziare le criticità”.

La consigliera si è detta soddisfatta: “Bene la solerzia della Regione per avviare un confronto con le realtà sportive e per capire quali azioni mettere in campo. Occorre evitare che venga reso più complicato l’accesso a un diritto, il diritto della pratica sportiva”.

(Lucia Paci)

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