La giunta chiarisca quale sia la situazione aggiornata dei tempi d’attesa, per visite ed esami, all’Ausl di Piacenza e come questa si collochi rispetto alle altre province. È quanto chiede, con un’interrogazione in Commissione, il consigliere di Fratelli d’Italia Giancarlo Tagliaferri. Nell’atto ispettivo si chiede conto anche della dotazione di personale sanitario e delle carenze di organico rispetto al fabbisogno in riferimento all’Ausl di Piacenza e quali risultati concreti siano stati raggiunti, nel biennio 2024-2025, per l’abbattimento delle liste d’attesa.
“Secondo i dati dell’Ausl di Piacenza, la percentuale di prestazioni erogate nei tempi standard è passata dal 71% nel 2021 all’84% nel 2022, fino al 91% nel 2023 – spiega il consigliere -. Un miglioramento, ma ancora con problemi riguardo alle liste per risonanze magnetiche, ecografie addome e visite ortopediche, dato che i tempi superano i 90 giorni”. “A livello regionale, nel 2024 sono state garantite oltre 1,5 milioni di prestazioni aggiuntive – prosegue Tagliaferri -, con un incremento medio del 20% sull’offerta. A Piacenza l’aumento è stato inferiore alla media regionale, con criticità in alcune branche specialistiche”. Il consigliere di FdI segnala ulteriori criticità sui tempi di attesa per l’accesso alle case residenza per anziani, che, a Piacenza, hanno raggiunto in media i 459 giorni nel 2023, “uno dei dati peggiori dell’Emilia-Romagna”.
Altre problematiche riguardano la dotazione di personale: “A fronte di una media regionale di 6,5 infermieri per 1.000 abitanti, Piacenza si colloca sotto quota 6,1 e, quanto ai posti letto ospedalieri, la media regionale è di circa 27 per 10.000 abitanti mentre Piacenza si ferma a 24,8, in linea con Ravenna ma inferiore a Bologna (29,1) e Modena (28,5)”, si legge nell’atto ispettivo.
Tagliaferri sollecita pertanto interventi tempestivi “per rafforzare l’integrazione ospedale-territorio e i servizi di prossimità a Piacenza, con particolare riguardo alle Case della Comunità e all’assistenza domiciliare integrata”. Infine, chiede all’esecutivo regionale “in che modo intenda coordinarsi con le misure del governo per garantire a Piacenza un pieno allineamento agli obiettivi nazionali e il superamento delle criticità locali”.
(Brigida Miranda)



