COMUNICATO
Governo locale e legalità

Bilancio 2023. Confermati i fondi per nidi e trasporto scolastico

In seduta congiunta le commissioni Statuto, Cultura e Parità hanno votato la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza regionale e il bilancio di previsione collegato alla legge di stabilità dell’anno prossimo

Via libera dalle commissioni Statuto, Cultura e Parità (presiedute rispettivamente da Silvia Piccinini, Francesca Marchetti e Federico Alessandro Amico) al “pacchetto bilancio” della Regione Emilia-Romagna, che comprende il bilancio di previsione collegato alla legge regionale di stabilità per il 2023 oltre alla Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza regionale (Defr), il principale strumento di programmazione economico-finanziario regionale.

La giunta ha varato una manovra complessiva da 13,3 miliardi di euro, di cui 9 per la sanità in attesa dell’accordo sul riparto del Fondo sanitario nazionale, con 500 milioni di euro in più rispetto al 2022. È di 2,3 miliardi di euro la spesa per investimenti prevista nel triennio 2023-2025 di cui circa 1 miliardo per il solo 2023. Tra i punti fermi del bilancio di previsione l’attenzione per il welfare che, con uno stanziamento di 100 milioni, consentirà una serie di misure tra cui l’esenzione dal ticket sanitario, bus e treni regionali gratis per gli studenti fino a 19 anni, abbattimento delle rette dei nidi e copertura al 100% delle borse di studio universitarie.

Riguardo al Defr la relatrice di maggioranza Marilena Pillati (Pd) ha spiegato: “I tassi di crescita previsti per il 2023 non sono migliorati per cui è importante essere tempestivi nel perseguimento degli obiettivi che la Regione si è data. Nel Defr c’è un incremento degli investimenti di 1,9 miliardi, in particolare per il capitolo sanità ma anche per cultura, sostegno alle imprese, agricoltura e infrastrutture. Un nuovo obiettivo è quello relativo al rigassificatore di Ravenna col quale si punta a far fronte ai costi legati alla crisi energetica. Uno degli elementi di rilievo è l’aumento di 4,5 milioni per investimenti nel triennio 2023-2025 per valorizzare il patrimonio culturale. Sul tema lavoro e formazione è riconfermata l’attività per incentivare l’occupazione nel medio e lungo periodo con investimenti dedicati alla formazione”.

Per la relatrice di minoranza Maura Catellani (Lega) “alla luce di alcune osservazioni che la Corte dei conti ha posto sul Defr, nella sezione dedicata al Pnrr, emerge che ci sono pochi elementi descrittivi, che alcuni non sono stati finanziati e le risorse sono solo in minima parte impegnate. Serve quindi un monitoraggio per favorire la migliore realizzazione del Piano. Per quanto riguarda la sanità c’è un’attenta vigilanza e anche se il giudizio di parifica è positivo, degli elementi di criticità persistono. Altra nota dolente sono i Centri per l’impiego e il programma Gol (Garanzia occupabilità dei lavoratori): quello dei Centri è un sistema vecchio, funziona meglio il sistema delle Agenzie per il lavoro. In Emilia-Romagna i soldi stanziati per il Gol sono 56 milioni ma è inutile alimentarlo, il sistema deve essere rivisto”.

Sul “pacchetto” bilancio di previsione, collegato alla legge di stabilità, la relatrice di maggioranza Lia Montalti (Pd) ha ribadito: “Questa manovra ha un obiettivo: far crescere in maniera equa e sostenibile la nostra regione con attenzione per sostenibilità ambientale, economica e sociale. Mettiamo al centro gli investimenti, che consentiranno un effetto leva per 2 miliardi di finanziamenti europei. Altro aspetto è l’attenzione per i più fragili: oltre all’impegno forte sulla sanità puntiamo sulla non autosufficienza, con uno stanziamento di 500 milioni sull’apposito fondo, e sul welfare con un investimento di 100 milioni per trasporti, ticket e nidi. Confermiamo le risorse per l’istruzione 0-6 anni e, per il triennio 2023-2025, investimenti per spazi di aggregazione giovanile grazie anche all’impiego di fondi europei. Continuiamo inoltre a sostenere i grandi eventi sportivi e le politiche culturali”.

Il relatore di minoranza Michele Facci (Lega) ha evidenziato: “Questo bilancio si sta trascinando problemi strutturali a cui si sono aggiunte situazioni eccezionali che hanno amplificato i problemi: il deficit della sanità, certificato il 5 dicembre, ammonta a oltre 800 milioni di euro. I problemi non possono essere minimizzati o imputati solo a situazioni contingenti e il fatto che si faccia riferimento solo a una copertura parziale evidenzia che il problema è cronico: non è dato sapere come l’assessorato della sanità intenda risolvere questa situazione. Complessivamente il disavanzo accertato in bilancio è di 1 miliardo e 302 milioni di euro composto da debito autorizzato e non contratto oltre ad anticipazioni di liquidità che trasciniamo dal 2013. Altro problema è rappresentato dalle partecipazioni societarie per le quali a oggi risulta un deficit di circa 6 milioni di euro”.

La consigliera Valentina Castaldini (Forza Italia) ha commentato: “Avevo chiesto in quali settori si sarebbero concentrati i tagli e mi è stato risposto che nulla cambierà. Il tema del bilancio non è semplice ma serve una riflessione politica. Questa manovra mette solo una pezza a una situazione ingestibile. Spero che tutti i bandi del Pnrr possano partire, a cominciare da quelli per l’edilizia scolastica, perché i fondi destinati sono calati così come quelli per il diritto allo studio. Voglio capire cosa si intende fare sul Pnrr. Questo è il tema che porterò sul bilancio in Aula”.

Morena Diazzi, direttore generale Ricerca, lavoro e imprese, ha replicato su alcuni punti sollevati: “Rispetto al bilancio, sul tema Gol e Centri per l’impiego siamo impegnati a 360 gradi. Verranno mantenute le risorse previste per il diritto studio universitario. Il bilancio va visto in modo ‘integrato’, tenendo conto anche delle risorse comunitarie a disposizione che sono incrementate da qui al 2025. Quindi dobbiamo essere veloci a spendere e certificare. Stiamo pensando anche ad adeguare gli spazi a disposizione degli studenti per cui puntiamo sui servizi”.

L’assessore al Bilancio Paolo Calavano ha concluso: “È evidente che questo bilancio ha alcuni obiettivi fondamentali come la tenuta del sistema sanitario pubblico sul quale hanno senz’altro pesato il Covid e i costi per l’energia. L’Emilia-Romagna è intervenuta usando risorse proprie straordinarie per quasi un miliardo di euro con l’obiettivo di tutelare la salute pubblica ma è evidente che ciò pesa sui bilanci. Per cui abbiamo deciso di stanziare 100 milioni, oltre ai 120 milioni che ordinariamente prevediamo per non lasciare indietro nessuno. Importanti i bandi che in questa fase sono rivolti all’efficientamento energetico e alla digitalizzazione per non fare calare la competitività delle nostre imprese. Serve inoltre continuare con politiche straordinarie per gli asili nido per consentire l’accesso a costi ridotti o azzerati per le famiglie a più basso reddito. Le borse di studio saranno di più dello scorso anno. Sommando tutte le missioni il bilancio mette a disposizione 400 milioni in più rispetto al bilancio precedente grazie all’uso attento ed efficace dei fondi europei. Nel Defr siamo passati dai 13 miliardi del 2021 agli oltre 19 miliardi previsti con la Nota di aggiornamento per il 2023, grazie anche alla collaborazione con enti terzi. L’utilizzo nel modo migliore dei fondi del Pnrr ci permetterà di dare gambe a investimenti importanti. Faremo di tutto per rispettare le scadenze e confidiamo che il governo trovi l’accordo con le Regioni per programmare al meglio la spesa”.

(Lucia Paci)

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