COMUNICATO
Assemblea

Emergenza coronavirus. Lega: istituire ufficio speciale coordinamento per assistenza anziani e disabili

Focus dei consiglieri del Carroccio sul mondo della terza età e della disabilità

I consiglieri della Lega chiedono alla Giunta misure chiare e precise per affrontare l’emergenza Covid-19 nel mondo della terza età e della disabilità. E lo fanno con un’interrogazione a firma Matteo Rancan (primo firmatario), Daniele Marchetti, Matteo Montevecchi, Andrea Liverani, Valentina Stragliati, Maura Catellani, Emiliano Occhi, Michele Facci, Gabriele Delmonte, Massimiliano Pompignoli, Stefano Bargi, Fabio Bergamini, Fabio Rainieri e Simone Pelloni. L’atto ispettivo prende le mosse dagli esiti dell’incontro avvenuto il 19 marzo scorso tra CGIL, CISL, UIL e gli assessori regionali alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini, con la vicepresidente delegata e al Welfare, Elly Schlein, e da due note stampa rispettivamente dello Spi-Cgil e dell’Anfass entrambe dedicate all’emergenza Coronavirus nelle case protette per anziani e disabili. Per il sindacato dei pensionati della Cgil, infatti, le case di riposo sono delle vere e proprie bombe a orologeria pronte a esplodere”, mentre per Anffas quella delle strutture residenziali è “una situazione a dir poco esplosiva, che nessuno sta cercando di risolvere, lasciando così in balìa dell’emergenza sanitaria in corso le persone con disabilità, le famiglie e gli operatori”; inoltre, Anffas rivolge alle istituzioni “un disperato appello relativamente alla urgente necessità di avere adeguati supporti domiciliari a fronte della sospensione dell’attività, fino al 3 aprile, dei centri semiresidenziali per anziani e per disabili (centri diurni) e dei centri socio-occupazionali per disabili su tutto il territorio regionale”. L’atto ispettivo del Carroccio ricorda poi come “parallelamente alla sospensione dell’attività andavano attivati percorsi di domiciliarità che la maggior parte dei Comuni a oggi non è stata in grado di attivare. Si sono, infatti, già verificati casi in cui i genitori sono venuti meno e i figli con disabilità sono rimasti soli in casa, con minimi supporti da parte delle amministrazioni comunali, o casi in cui genitori anziani si sono ammalati e i cuifigli con disabilità sono di difficile gestione”. Da qui l’acuirsi dei problemi “delle famiglie al cui interno vivono persone con gravi disabilità o non autosufficienti, specie quelle con seri problemi comportamentali, che sono letteralmente allo stremo e necessitano di urgenti e adeguati supporti domiciliari o alternativi”, perché “non basta solo proteggere dall’esterno chi vive in una struttura residenziale come fatto fino a ora, ma occorre aiutare le persone con disabilità e le famiglie rimaste sole; insomma, urge che la Regione rediga un piano di intervento mirato per anziani e disabili contenente misure e protocolli ad hoc per gestire questa situazione di grave emergenza sia a livello residenziale sia a livello domiciliare”. Da qui la richiesta dei leghisti alla Giunta di sapere “quale giudizio intenda formulare in ordine all’allarmelanciato dalle associazioni sindacali dei pensionati e dall’Anffas; quale sia il numero di casi di positività riscontrati nelle strutture residenziali emiliano-romagnole; quali iniziative siano state assunte a tutela degli anziani e dei disabili ospitati presso le strutture residenziali della nostra Regione e, in particolare, quali modalità siano state adottate per isolare e distanziare il più possibile le persone anche all’interno delle strutture; infine, se sia stato disposto di sottoporre a tamponi tutti gli utenti e gli operatori delle strutture residenziali, onde individuare i contagiati, gli asintomatici e i negativi”. In particolare i consiglieri della Lega vogliono sapere se l’esecutivo regionale “intenda disporre la costituzione di un ufficio o comitato presso l’autorità commissariale, la protezione civile o le direzioni aziendali delle Usl che provveda a coordinare le necessità di dispositivi di protezione individuale nonché di personale specializzato destinato alle strutture residenziali per anziani e disabili” e come l’amministrazione regionale “intenda intervenire per assicurare, con urgenza, ai genitori, specie anziani, supporti domiciliari per gestire i figli con contagio da Coronavirus o che non siano gestibili in famiglia” ; infine, “quali iniziative intenda assumere a tutela della salute degli operatori che stanno dimostrando sul campo il loro valore e senza i quali le persone con disabilità, specie se rare e complesse, rischiano di restare prive anche del minimo supporto vitale”. “

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