Avviare un tavolo di coordinamento con la direzione di ABK Group al fine di scongiurare azioni collaterali peggiorative nei confronti dei lavoratori. A chiederlo alla Regione con un’interrogazione sono i consiglieri di Fratelli d’Italia Ferdinando Pulitanò, primo firmatario, e Annalisa Arletti.
“ABK Group Industrie Ceramiche S.p.A. è un’azienda di eccellenza italiana nella produzione e commercializzazione di pavimenti e rivestimenti in ceramica. Essa detiene due stabilimenti produttivi situati rispettivamente a Finale Emilia e a Solignano (Modena), mediante l’impiego di oltre 350 dipendenti. Dagli organi di stampa locali e dal comunicato congiunto delle principali sigle sindacali – spiegano i consiglieri – è emersa la decisione inderogabile da parte del CdA di ABK Group di chiudere definitivamente il reparto produttivo del sito di Finale Emilia, innescando lo stato di mobilità per 47 lavoratori, i quali verrebbero trasferiti nella sede di Solignano o in alternativa verrebbe offerta loro una modesta liquidazione di fine rapporto”.
I consiglieri sottolineano come tale circostanza rappresenta inevitabilmente un passo molto grave di impoverimento industriale del secondo distretto ceramico della Provincia di Modena, con evidenti ricadute sul tessuto sociale, dell’economia di indotto e dei futuri investimenti imprenditoriali in chiave occupazionale.
Da qui l’atto ispettivo per chiedere alla Giunta se intenda avviare, in collaborazione con il Comune di Finale Emilia, un tavolo di coordinamento concreto e costruttivo con la direzione di ABK Group “al fine di scongiurare azioni collaterali peggiorative nei confronti dei lavoratori e di garantire un piano industriale di portata pluriennale volto a conservare i posti di lavoro attuali e investimenti futuri su Finale Emilia alla stregua di Solignano”.
(Giorgia Tisselli)


